Guidonia – Concorso per assumere dirigenti, è scontro tra Di Palma e Cerroni

“Il bando – aveva spiegato Di Palma -, come previsto dalle norme che disciplinano gli incarichi di questi tipo, costituirà il primo passo per ampliare il sottodimensionato organico dell’amministrazione di un profilo amministrativo ed uno tecnico. Sono convinto che questo innesto migliorerà l’efficienza della macchina amministrativa anche in ragione di una migliorata distribuzione delle competenze e degli incarichi”.

Parole che però non sono piaciute al presidente del Consiglio Aldo Cerroni ed al coordinatore della lista civica “Guidonia Domani”, Fabio Proietti, che hanno voluto esprimere il “proprio totale dissenso” rispetto al bando deciso dalla giunta: “La situazione politica della nostra città che vede, ahinoi, il sindaco Rubeis agli arresti domiciliari da cinque mesi – hanno commentato – avrebbe imposto alla classe dirigente maggiore ponderazione e sobrietà”.

 

Cerroni: “Il bando per i dirigenti va annullato”
“Abbiamo criticato qualsivoglia tentativo autoreferenziale di individuazione di percorsi politici alternativi, che non vedano protagonista il sindaco eletto dai cittadini e abbiamo posto un’unica questione ossia che l’attività amministrativa, in attesa del sindaco Rubeis e delle sue decisioni nonché dello svolgimento da parte sua del suo ruolo di garanzia, dovesse limitarsi allo svolgimento dell’ordinaria amministrazione con l’esclusione di pochi punti condivisi – ha spiegato Cerroni – Tuttavia ciò non sta accadendo e la vicenda del bando dirigenti rappresenta un fatto grave e che non posso condividere. Chiedo che venga annullata la procedura, che afferisce, tra l’altro, ad una prerogativa propria del sindaco e non ad una funzione ordinaria del suo mandato”.

 

Adesso è a rischio la tenuta dell’amministrazione
Cerroni non usa giri di parole per definire il quadro politico e amministrativo dell’attuale maggioranza: “Riteniamo che il sindaco Rubeis sia ampiamente legittimato a governare – ha dichiarato – e che comunque specie in un sistema in cui vi è l’elezione diretta del sindaco sia necessario che sia lui ad esprimere il suo giudizio politico sulla possibilità che l’amministrazione governi e governi bene nell’interesse dei concittadini. Ci appare necessario – conclude – attendere la scadenza dei sei mesi di custodia cautelare per esprimere le nostre posizioni politiche sulla possibilità che l’amministrazione abbia un seguito, ma chiaramente gli ultimi atti non vanno nella direzione auspicata e auspicabile”.

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