E’ un classe 1988 e a soli ventotto anni è l’allenatore più giovane dell’Eccellenza e senza far spendere tanti soldi alla sua società ricopre questo doppio incarico, ad interim come la definirebbe la cronaca parlamentare. Domenica la sua Audace ha dato spettacolo vincendo 4-1 ed esaltando il pubblico con il suo gioco corale. Questa squadra di giovani calciatori, gioca spesso con sette under invece di quattro, è terza in classifica e a questo punto comincia a crederci nel salto di categoria. Daniele Greco è il suo credo, è lui che organizza tutto, insieme a dei suoi fedeli collaboratori come Alessio Villanucci, il tattico, detto scherzosamente il “Mou della Maranella”, con Davide Ricci, il preparatore atletico, a Diego Barbagallo prezioso collaboratore . Un team che lavora in grande sintonia: “A ventisette anni ho scelto di scendere di categoria dopo tanti anni di serie C – spiega Greco, ex giocatore anche della Lazio – per ultimare i miei studi. Ho messo lo studio davanti al calcio e qui in questo club sto bene. I ragazzi sono splendidi e i risultati sono la conseguenza di quello che facciamo in allenamento”. Daniele Greco ha avuto come allenatore Sarri, l’attuale tecnico del Napoli ed Allegri, l’allenatore della Juventus. I due migliori allenatori italiani, i tecnici delle migliori squadre d’Italia. Daniele Greco ha giocato sia sotto gli ordini di Sarri che di Allegri: “Li ammiro molto per le loro qualità umane e per l’intelligenza che domina ogni loro iniziativa. Ho appreso molto da loro e non nascondo che metodi dei due tecnici li adotto qui, Sarri allenava il Sorrento e io ero un giocatore di questa squadra. E’ stata una bella esperienza lavorare con lui così come è stato magnifico giocare per Allegri quando ero al Sassuolo”.
CINQUE DOMANDE A DANIELE GRECO
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Ti aspettavi questa squadra da te guidata senza pianificazione estiva così in alto in classifica, quale è il segreto di questo gruppo?
“Quando la società mi ha affidato l’incarico di allenare questa squadra, io che sono un giocatore, per un attimo ci ho riflettuto ma poi vedendo i ragazzi e notando subito la loro grande disponibilità ho accettato con grande entusiasmo. Stiamo andando bene, il gruppo è solido, stiamo vivendo un sogno e vogliamo arrivare fino in fondo. Bravo Marco Rosa ad inizio stagione ad assemblare questi giovani e bravo Marco Guidi nel portarli a giocare qui”.
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Da calciatore hai lavorato con Sarri, allenatore del Napoli, e con Allegri, allenatore della Juve. Guarda caso le due squadre che stanno lottando per lo scudetto. Chi lo vincerà?
“Sono due tecnici fantastici, Sarri è più matematico, il suo calcio è quasi scientifico mentre Allegri ha grande temperamento che trasmette ai suoi. Mi piacerebbe che vincesse Sarri ma per lo scudetto vedo solo Allegri. La Juve lo vincerà perché è più completa e anche più abituata a reggere la pressione”.
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Questo grande successo da allenatore ti farà smettere di giocare prima?
“Assolutamente no. Continuerò a giocare, quanto ad allenare vedremo come termina questa stagione e poi deciderò. Ora sono completamente assorto nel portare a termine questa stagione stupenda”
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A proposito di fine stagione già circolano rumors che ti vogliono in una squadra importante l’anno prossimo, il grande lavoro che hai fatto ha lasciato il segno e si sono accorti di te. Sei tentato di cambiare club?
“Non parlo di queste questioni (… e ride di gusto, ndr), anche perché non ho ricevuto nessuna telefonata, forse Marco Guidi ( il dg) mi ha oscurato il cellulare e non permette a nessuno di chiamarmi”.
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Del tuo nutrito gruppo di giocatori, soprattutto under, quali sono quelli che potrebbero giocare in campionati di maggiore livello?
“Tutti i miei giocatori che sono attualmente in rosa sono da serie D, categoria superiore a quella attuale. Poi non posso certo non dire che più di un elemento under ha grandi possibilità di percorrere il sogno di arrivare tra i professionisti. Dipende da loro”.