SPORT: Ioana Novac, il fischietto rosa di Mentana

Era il 2012 quando questa ragazza ha voluto mettersi alla prova avendo una grande passione per il calcio interpretando il ruolo più complicato, quello del direttore di gara. In una partita di calcio tutti possono sbagliare, un attaccante a porta vuota può tirare fuori, un portiere può compiere una papera, un difensore può mandare la palla nella sua rete ma a nessuno viene in mente nei discorsi da bar di dire che la partita è stata falsata. Se sbaglia l’arbitro invece si. Davvero singolare che l’unico o l’unica che in campo non può sbagliare è chi dirige il gioco con un fischietto in bocca. Ioana Novac a giudizio di chi l’ha vista è un direttore di gara intelligente. Non esaspera le varie situazioni di gioco difficili, non è facile che estragga il cartellino giallo e in genere è un direttore di gara tollerante. Proprio il metro di giudizio ideale che la Fifa e la Uefa raccomandano di usare alle ex giacchette nere, quando venivano chiamate in questo modo, per dare continuità al gioco. In Europa e nel Mondo gli arbitri fischiano molto poco, nel calcio il contatto è ammesso non l’antisportività, interrompere spesso il gioco esaspera il pubblico e innervosisce i giocatori. Ioana Novac sta studiando per diventare un grande arbitro. Dalla prossima settimana diventerà dipendente della sede arbitrale di Ciampino, una grande e giusta scuola per le sue aspirazioni. Intanto accanto a lei c’è Umberto Sinibaldi, un ex arbitro che la sta preparando al mestiere più difficile del mondo. E’ giovane, è preparata, ha passione. Ha tutto per centrare questo suo obiettivo.

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