Cinque domande a Simone Calabresi, capitano del Crecas Palombara

Capitano, tre allenatori in una stagione, non si può dire che sia stata una stagione positiva per voi. Quali i motivi di questo mancato inserimento nella lotta al primato?

“Personalmente ritengo che quando un allenatore viene allontanato dalla guida tecnica di una squadra dipende da tutti e non solo da lui. Quest’anno siamo partiti bene, nelle prime dodici gare di campionato abbiamo perso solo una volta, a Ladispoli e con grandi recriminazioni su alcune decisioni arbitrali. Poi la sconfitta con la Boreale ha tolto sicurezza alla squadra e gennaio è stato il nostro mese nero. Quando cambia il tecnico è un errore di tutti e non solo di uno”.

Trovarsi come allenatore Christian Corsi che sensazioni vi da?
“Christian è stato un mio compagno di squadra, è un mio amico e personalmente di calcio capisce anche molto. Noi siamo tutti con lui per risalire la classifica. A Tolfa nel recupero abbiamo colto un buon pareggio in inferiorità numerica. Domenica scorsa sul campo della Compagnia Portuale siamo stati raggiunti a pochi minuti dalla fine e comunque non abbiamo perso. La squadra sta lottando e per questo finale di stagione sono molto ottimista”.

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Come definiresti il tuo rendimento in questa stagione?
“ Mi vedo migliorato sotto l’aspetto dell’approccio alla gara, alla lettura della partita. Guido un reparto difensivo che comunque è tra i migliori del girone A di Eccellenza. Mi do un bel 6,5 come voto e domenica mi sono sbloccato anche in fase realizzativa. Se segnerò ancora mi darò un bel 7”

A questo punto della stagione voi del Crecas che obiettivo vi ponete?
“Vogliamo chiudere bene la stagione, la squadra è buona ma non sempre la stagione si sviluppa secondo quello che pensi. Il terzo posto potrebbe essere un buon risultato”.

Hai un messaggio per tuo cugino, Simone Ruggeri, presidente del Nomentum?
“Ragazzo straordinario e soprattutto il Nomentum è una squadra allestita con ottimi giocatori e ragazzi d’oro. Lì si sente proprio l’entusiasmo per giocare, per stare insieme, per discutere della partita, per gioire, per soffrire. Sono un grande tifoso del Nomentum e sono certo che questi fantastici ragazzi ci regaleranno una grande soddisfazione. Mio cugino così sarà il primo artefice di una memorabile stagione. Ne sono certo, FORZA NOMENTUM.

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di Sergio Toraldo

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