Guidonia – Mafia Bianca, Di Palma fuori dal carcere: c’è stato sette mesi e 22 giorni

Per Andrea di Palma gli Avvocati avevano richiesto gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Villanova o in alternativa in una località dell’Abruzzo, al momento non è ancora nota la destinale finale. Vale la pena ricordare che l’ex vice sindaco, Facente Funzioni e Assessore alla Cultura dell’Amministrazione Rubeis era detenuto in carcere dalla mattina del 20 aprile scorso, quando la Guardia di Finanza fece scattare l’operazione “Ragnatela” che coinvolse, tra carcere e domiciliari, altre 14 persone. Di Palma è accusato di associazione a delinquere e corruzione per aver intascato due tangenti per favorire la ditta “Sap” nella proroga della gestione dell’appalto trasporto urbano e scuolabus: una prima mazzetta da 60 mila “parlata”, ovvero intercettata dagli inquirenti nell’attività di captazione ambientale e telefonica, e una seconda da 50mila, sequestrata all’ex vice sindaco il 18 ottobre 2016 mentre usciva dalla caserma di Tor Sapienza dove prestava servizio. Per entrambe le tangenti il 25 ottobre scorso il titolare della Sap, A.P, e il suo dipendente, Massimo Egidi, hanno patteggiato rispettivamente una pena di tre anni e tre mesi e di due anni e otto mesi e venti giorni, oltre alla confisca di 110mila euro pari all’importo complessivo della corruzione, da versare al Comune. Per la cronaca Pompili ha anche aperto un libretto intestato all’Ente versando ulteriore somma di 10mila euro.

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Andrea di Palma era l’ultimo rimasto in cella dei dieci finiti in carcere il 20 aprile scorso: tra Rebibbia e Mamma Gialla è stato detenuto per sette mesi e 22 giorni. E’ tutt’ora sotto processo al Tribunale di Tivoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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