MANCATA AUTORIZZAZIONE – Basandosi sull’articolo del Corriere della Sera, di cui abbiamo parlato qui, la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma sottolinea la mancata comunicazione e il mancato preavviso dei lavori in corso all’interno della ex cava di pozzolana e ricorda il vincolo paesaggistico della zona per via dell’alto interesse archeologico del territorio in questione. Ne consegue, quindi, anche una mancata autorizzazione dalla stessa.
RICHIESTA SOSPENSIONE LAVORI – Nell’atto inviato ai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e ai Carabinieri di San Vittorino si legge: “All’interno di tale area infatti sono riscontrabili numerose e cospicue presenze archeologiche e monumentali, così come peraltro segnalato dalla letteratura specifica – e ricorda che lo stesso Ufficio si oppose già nel 2012, pertanto – si invita a voler far sospendere le attività in atto nell’area indicata in attesa dell’acquisizione del parere di competenza di qiesta Soprintendenza”.
L’obiettivo è garantire la tutela e la conservazione del patrimonio storico ed archeologico del territorio indicato.
La comunicazione è firmata dai funzionari responsabili: Dottor Stefano Musco, Dottoressa Cristina D’Agostini, Architetto Maria Luisa Mutschlechner e dal Soprintendente Architetto Francesco Prosperetti.
RISCHIO AMBIENTALE – Oltre alla tutela storico-culturale, vale la pena ricordare la preoccupazione mossa da Legambiente Tivoli circa la permeabilità del terreno:
“Sotto la cava di pozzolana corrono le acque di falda provenienti dai Colli Albani e dai Monti Prenestini. Il confine del piano di cava è dato dal fosso dell’Acqua rossa e quindi esiste il vincolo della legge Galasso a tutela dei corpi idrici”.
Il rischio persiste anche se la discarica ospiterebbe solo materiali inerti, in questo caso – stando a quanto trapelato – si tratterebbe delle macerie delle zone terremotate di Amatrice e zone limitrofe.
LE DOMANDE – Perché farle arrivare dalla provincia di Rieti fino in provincia di Tivoli?
Le macerie contengono amianto e o resti di elettrodomestici? Chi controlla che la non pericolosità?
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