L’antica leggenda del fiume Aniene.

Il fiume Aniene, che attraversa l’antica Tibur nasce esattamente al confine tra Lazio e Abruzzo, per sfociare nel Tevere.

Il fiume Aniene, che attraversa l’antica Tibur nasce esattamente al confine tra Lazio e Abruzzo, per sfociare nel Tevere.

Nell’antichità, il corso d’acqua era denominato Parensio, fino a quando non ha cambiato nome per ricordare la memoria di Anio, sovrano italico di origine etrusca.

La leggenda racconta che il re aveva una sola figlia: Salea e di lei si innamora Cateto, il capitano della guardia regia. L’attrazione per la bellissima figlia di Re Anio spinge l’ufficiale a rapirla e, quindi, sottrarla al padre. Profondamente addolorato per la perdita della fanciulla, Anio decide di dare la caccia al Capitano Cateto per ritrovare sua figlia e vendicare il terribile affronto subito. Partito con un gruppo di soldati ben armati, il re giunge sulle rive del fiume Parensio per riprendere Salea e proprio in quel momento un violento temporale ingrossa pericolosamente il fiume del nord-est.

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Indifferente al pericolo, il sovrano deicide di attraversare il fiume nonostante i ripetuti inviti dei soldati a desistere. Sfortunatamente il re non riesce a compiere la temeraria impresa, dato che la corrente lo travolge completamente fino a farne perdere per sempre le tracce. La valorosa azione del sovrano, che decide di sfidare senza alcun tipo di indugio la prorompente forza della natura per riabbracciare l’amata figlia trasforma il nome del luogo in questione in Aniene. Inoltre, secondo la leggenda tramandata nei secoli, dal gesto straordinariamente eroico e colmo di affetto per la giovane figlia rapita dal Capitano Cateto il pianto del re addolorato per la perdita di Salea si percepisce ancora tra i frastuoni, che risuonano nei momenti in cui il fiume è in piena e trascina ogni ostacolo con la sua poderosa forza.

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di Fernando Giacomo Isabella

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