Dantedì, il lavoro dell’IIS Frammartino

Ecco il prodotto finale di un lavoro che ha visto la partecipazione di due classi dell'IIS Angelo Frammartino di Monterotondo e della sede aggregata di Fonte Nuova: la III A AFM con il canto IX dell'Inferno e la IV LA con il canto XXXIII del Purgatorio

“…e per le note/di questa comedìa, lettor, ti giuro…” (Dante, Inferno XVI, 127-128)

Quest’anno il 25 marzo, giorno in cui Dante avrebbe iniziato il suo viaggio oltremondano, è stato un #dantedì ancor più speciale, perché a settembre ricorreranno i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta. E Dante, che nel corso della sua Commedia si rivolge a noi lettori in tante occasioni, non ha mai smesso di parlarci e di far parlare di sé: la sua universalità è riconosciuta all’unisono prestissimo e il carattere enciclopedico del suo “poema sacro/ al quale ha posto mano e cielo e terra” è indiscusso.

Approfittando di una iniziativa a carattere nazionale rivolta alle scuole secondarie di secondo grado, promossa dall’Associazione degli Italianisti, siamo lieti di condividere il prodotto finale di un lavoro che ha visto la partecipazione di due classi dell’IIS Angelo Frammartino di Monterotondo e della sede aggregata di Fonte Nuova: la III A AFM con il canto IX dell’Inferno e la IV LA con il canto XXXIII del Purgatorio. Le classi, guidate dal loro docente, Prof. Di Berardino, nell’analisi dei canti assegnati, hanno scelto una parola chiave, la musica di accompagnamento, una serie di immagini d’autore e una terzina emblematica con cui i canti potessero essere meglio sintetizzati; conclude infine il contributo la lettura di alcune terzine ritenute più significative. Un ringraziamento va anche alla professoressa Di Giacomo per la preziosa collaborazione nel montaggio del video. I due contributi fanno parte dello splendido mosaico dantesco visibile al seguente link: https://www.italianisti.it/adi-sd/centenario-dantesco.

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Nell’augurare a tutti un “buon viaggio” tra i personaggi e le atmosfere delle tre cantiche, ci piace ricordare le belle parole di Niccolò Tommaseo: “LEGGERE DANTE È DOVERE, RILEGGERLO NECESSITÀ, SENTIRLO PRESAGIO DI GRANDEZZA”.

 

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