In arrivo vaccino Johnson&Johnson

Nel caso del preparato di J&J, viene utilizzato un adenovirus come vettore per introdurre nelle cellule le informazioni necessarie a produrre l’antigene

Il vaccino Johnson&Johnson arriverà in Italia a metà di questo mese e basterà una sola dose. “Il Johnson&Johnson sarà il vaccino perfetto per le persone più giovani nella fascia tra i 30-65 anni. Sarà il vaccino per le grandissime immunità ed è un vaccino come AstraZeneca, batteriovirale. Quando è uscito il Pfizer i detrattori dicevano che avrebbero aspettato un vaccino normale come l’AstraZeneca, adesso tutti vogliono il Pfizer. Noi italiani siamo strani”. Lo ha detto il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Secondo Bassetti, dopo la pausa di sospensione l’Italia ha fatto bene a seguire quello che dice l’Ema, perchè i benefici del vaccino AstraZeneca “superano ampiamente i rischi”. Il vaccino J&J utilizza una tecnologia molto diversa da quella dei prodotti Pfizer e Moderna. Questi ultimi sfruttano infatti una molecola di rna messaggero che si introduce nelle cellule del nostro corpo e le spinge a produrre l’antigene di Sars-Cov-2. Nel caso del preparato di J&J invece viene utilizzato un adenovirus come vettore per introdurre nelle cellule le informazioni necessarie a produrre l’antigene. È la stessa tecnologia scelta da AstraZeneca (anche se i due vaccini sfruttano virus differenti), e nonostante stia iniziando a dare i primi frutti tangibili proprio in questi anni, è già utilizzata da tempo in ambiti come quello della terapia genica. L’idea di base è comunque la stessa in tutti i vaccini sviluppati contro il coronavirus.

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