Il giorno di “Via col Vento”  

Il tre maggio del 1937, il romanzo, conquista l’ambitissimo Premio Pulitzer

“Francamente me ne infischio” chi è che non ha pronunciato una delle frasi più celebri della storia del cinema pronunciata da Rhett Butler, interpretato dall’attore Clark Gable nel celebre film Via col vento? Pochi. Proprio il romanzo di Margaret Mitchell il tre maggio del 1937, conquista l’ambitissimo Premio Pulitzer (è un premio statunitense, considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per il giornalismo, successi letterari e composizioni musicali. Nel 1917, è stato assegnato per la prima volta con la sola categoria “reporting”). Le cifre dell’opera della scrittrice americana sono davvero record quasi 180.000 copie vendute in quattro settimane, un milione in sei mesi e tradotto in 37 lingue. Oggi, ha complessivamente toccato la quota di 30 milioni di copie, che lo rendono uno dei romanzi più venduti di tutti i tempi. Ambientato nel sud degli Stati Uniti durante la guerra di secessione, il romanzo è una descrizione storico-melodrammatico, che unisce alle vicende dei protagonisti la tragica realtà della storia americana, dal versante dei sudisti. Recentemente, nel 1991 la scrittrice Alexandra Ripley ha scritto “Rossella”, un possibile seguito di Via col vento. Inoltre, dal  romanzo è stata tratta nel 1994 una miniserie televisiva con Joanne Whalley-Kilmer e Timothy Dalton. Nel 2008 lo scrittore Donald McCaig ha scritto “Il mondo di Rhett. Il ritorno di Via col vento”, la storia raccontata dal punto di vista di Rhett. Lo scrittore, è stato scelto proprio dai discendenti di Margaret Mitchell per concludere definitivamente la celebre vicenda.

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