Italia in fascia bianca

Numeri incoraggianti per un lento ritorno alla normalità

Alzare la quota dei vaccinati per abbassare le mascherine

La chiusura dell’area Covid dell’ospedale di Codogno dove tutto è cominciato a febbraio del 2020 con il ricovero del paziente 1, ha anche un profondo significato simbolico: un lento ritorno alla normalità.

La curva dei contagi in Italia d’altronde è ora tra le più basse in tutta Europa: ieri sono stati contati 2.557 nuovi positivi su oltre 220mila tamponi. In calo pure i ricoveri, lontani ovunque dalla soglia critica: 836 in terapia intensiva, 5.488 nei reparti ordinari. Numeri incoraggianti che non si vedevano dallo scorso ottobre, anche se di Covid si continua a morire: 73 le vittime contate ancora ieri.

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Dalle autorità sanitarie arrivano dati rassicuranti che registrano una media nazionale di 32 nuovi contagi su 100 mila persone. Questo è il segnale per garantire un’Italia tutta in fascia bianca.

Al traguardo però le Regioni arrivano in ordine sparso, per prime Liguria, Umbria, Veneto e Abruzzo a partire dal prossimo 7 giungo. Da lunedì 14 sarà Covid free anche il Lazio, una settimana prima dell’abolizione del coprifuoco.

Ottimismo sì, ma con rigore. Vie le mascherine? Il traguardo è raggiungibile avverte Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: occorre prima però alzare la quota dei vaccinati

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