Le ultime sigarette di Philip Morris

Svolta nella politica aziendale a favore della salute

Beyond Nicotine

La multinazionale Philip Morris ha iniziato la sua riconversione industriale investendo in una azienda inglese che si occupa di inalatori e prodotti per curare malattie polmonari e asma. Insomma il diavolo e l’acqua santa insieme in un’operazione che vale 1,2 miliardi di euro.

Il colosso a stelle e strisce del tabacco procede spedito nonostante alcune associazioni per i diritti alla salute britannici siano sul piede di guerra: l’offerta, dicono, presenta forti rischi imprenditoriali e molti dubbi etici.

Puro marketing di facciata, sostengono i critici, semplice tentativo di riconversione “per diventare una società che ha un impatto positivo sul mondo”. L’impressione però è che Philip Morris stia provando a dare una svolta decisa al suo business con questo piano “Beyond Nicotine” lanciato dal gruppo per staccare la sua immagine e i suoi affari dalle sigarette.

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La multinazionale infatti punta nel 2025 a generare almeno il 50% del suo giro d’affari – oggi è il 30% – senza tabacco.

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