GUIDONIA - Colle Largo, il sindaco riprova a sfrattare le mucche

Nuova ordinanza per garantire le riprese della fiction “Romulus”: il bestiame va trasferito dalla cava all’area adiacente il “Fungo”. Il 21 luglio il Tar aveva accolto il ricorso dell’allevatore Luigi D’Antonio e bocciato la prima ordinanza di Barbet

Continua la saga di Colle Largo, l’immensa area verde di proprietà comunale a Guidonia dove sono in corso le riprese della serie Sky “Romulus”. Oggi, giovedì 26 luglio, il sindaco Michel Barbet ha firmato un nuovo provvedimento con l’obiettivo di liberare l’ex cava dalle 50 mucche che vi pascolano da decenni e di trasferirle nell’area adiacente al cosidetto “Fungo”, il serbatoio piezometrico per la rete idrica di Guidonia.

E’ questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza sindacale numero 202 che verrà notificata nelle prossime ore al 42enne allevatore di Montecelio Luigi D’Antonio e ad altre tre persone. Secondo il censimento effettuato il 4 agosto scorso dal Servizio Veterinario della Asl Roma 5, D’antonio sarebbe proprietario soltanto di sei mucche, mentre 41 sarebbero intestate ad una donna residente a Tivoli, e altre tre a due uomini nati e residenti a Guidonia Montecelio.

Con l’ordinanza il sindaco concede ai quattro 10 giorni di tempo dalla notifica per liberare l’ex cava e trasferire il bestiame nell’area individuata nelle vicinanze del “Fungo”. Area che, secondo il sindaco, D’Antonio e gli altre tre proprietari del bestiame dovranno recintare a proprie spese al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini e delle maestranze impegnate sul set di “Romulus”.

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Ad eseguire l’ordinanza sarà la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine col supporto della Asl. In caso di inosservanza il Comune provvederà all’alloggiamento e allo spostamento coattivo del bestiame con rivalsa nei confronti dei proprietari.

Vale la pena ricordare che lo scorso 21 luglio il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso presentato da Luigi D’Antonio contro l’ordinanza numero 94 firmata venerdì 7 maggio dal primo cittadino per lo sgombero dell’ex cava di Colle Largo dalle mucche e per il loro trasferimento in un luogo idoneo di sua proprietà e/o disponibilità. I giudici avevano preso atto che D’Antonio, rappresentato dall’avvocato Massimo Mauro, aveva citato in giudizio il comune e che risulta pendente davanti al Tribunale civile di Tivoli una controversia finalizzata all’acquisto in proprietà dell’ex cava di Colle Largo per intervenuta usucapione, essendo i terreni utilizzati a pascolo dalla famiglia D’Antonio da oltre mezzo secolo e dallo stesso Luigi dal 1996: la prima udienza è stata fissata per il 29 settembre davanti al giudice Sibilla Ottoni.

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Il Tar aveva inoltre rilevato che nel frattempo andassero tutelati, senza pregiudizio reciproco, gli interessi all’utilizzo dell’ex cava a pascolo da parte dell’allevatore, come avviene da anni, e a set per le riprese cinematografiche della serie di Sky da parte della casa di produzione “Groenlandia”, che il 6 aprile scorso è stata autorizzata dalla giunta pentastellata a girare per tre anni pagando un canone di locazione di 30 mila euro l’anno.

Nell’ordinanza del Tar i giudici avevano riconosciuto il diritto all’utilizzo dell’ex cava anche da parte della cittadinanza per attività ricreative e di svago. La sentenza del ricorso era stata rinviata al 2 febbraio 2022.

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