Claudio Durigon

Le dimissioni di Durigon infiammano la politica tiburtina, un post accende le polemiche

Le dimissioni del sottosegretario all’Economia Claudio Durigon, dopo un fiume di polemiche a livello nazionale, ora hanno infiammato anche la scena politica tiburtina tra Tropiano (Lega), Anpi e PD.
La proposta che risaliva ai primi di agosto di Durigon, esponente della Lega originario di Latina, parlamentare e tra i vertici nazionali e regionali del partito, di rimuovere l’intitolazione ai magistrati uccisi dalla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di un parco proprio a Latina per ripristinare la vecchia denominazione ad Arnaldo Mussolini ha suscitato clamore in tutta Italia. Dopo Ferragosto sono saliti sugli scudi i big di diversi partiti fino ad arrivare alla storia recente, le sue dimissioni.

Vincenzo Tropiano e Claudio Durigon durante un evento nella campagna elettorale del 2019 a Tivoli
Vincenzo Tropiano e Claudio Durigon durante un evento nella campagna elettorale del 2019 a Tivoli

Ora, però, si apre un nuovo fronte delle polemiche, quello tutto tiburtino. Dopo la decisione di Durigon è arrivato un lungo post su Facebook del consigliere comunale della Lega di Tivoli Vincenzo Tropiano, molto vicino all’ex sottosegretario, con cui difende l’operato del suo amico. Ma nel post l’ex candidato sindaco leghista ha attaccato anche l’Anpi e la risposta della sezione tiburtina non si è fatta attendere, così come quella del PD.

TROPIANO SU DURIGON

Vincenzo Tropiano e Matteo Salvini durante la campagna elettorale alle comunali di Tivoli nel 2019
Vincenzo Tropiano e Matteo Salvini durante la campagna elettorale alle comunali di Tivoli nel 2019

Fino ad oggi non ho scritto nulla, ma alcune considerazioni sono dovute, viste le tante inesattezze, anzi nefandezze, riportate nei giorni scorsi da Manifesto, Falso Quotidiano, Associazione Nazionale Pentiti Italiani (ANPI) e da tutti i loro seguaci che hanno dimostrato non soltanto malafede, ma anche ignoranza… ecco il perché…
Conosco Claudio Durigon da tantissimi anni, ho condiviso con lui percorsi politici e momenti di vita privata.
Posso garantire che è una persona moderata ed equilibrata, politico capace e amico sincero.
Nel suo intervento a Latina ha criticato l’attuale Sindaco Coletta accusandolo di aver pensato a cambiare nome ai parchi anziché a problematiche come i rifiuti o il decoro urbano.
Le sinistre ed il MO VI MENTO hanno parlato di apologia, dimostrando di non conoscere neanche la storia.
Arnaldo Mussolini è stato un valore aggiunto nelle politiche per l’ambiente, dando inizio alle bonifiche (non solo a Littoria) e creando la festa dell’albero (fino a qualche decennio fa, a fine ottobre ogni scuola italiana piantava un albero). Mori nel 1931 molto prima, quindi della guerra e delle leggi razziali.
Non si tratta di nessuna apologia, ma di storia…
basta studiarla… e non sui libri scritti a vostro uso e consumo.
Poco fa Claudio si è dimesso per non mettere in difficoltà Matteo Salvini e la Lega nell’azione di Governo.
Onore a te amico, il tempo sarà galantuomo.
Io con te oggi più che mai!
Intanto noi aspettiamo dimissioni ben più pesanti da chi sta dimostrando incapacità e non per una frase equivoca.

L’ANPI DI TIVOLI

Essere consigliere comunale della Lega a Tivoli, nell’inutilità e nella mancanza di proposta che la cosa comporta deve essere davvero frustrante. Deve essere per questo motivo che un consigliere della Lega in cerca di visibilità e del quale non faremo il nome per Non concedergliela, nel calore agostano non ha trovato niente di meglio da fare che esprimere solidarietà alla improvvida proposta dell’ormai ex Sottosegretario Durigon di intitolare un parco già dedicato a Falcone e Borsellino al famoso tangentaro di regime fratello del dittatore Mussolini. Nel far questo il nostro compaesano non ha trovato niente di meglio da fare che insultare l’ANPI. Non è che abbiamo molto da dirgli. Come sezione ANPI di Tivoli non siamo avvezzi ad infierire. Solo una cosa vorremmo ricordargli: se oggi lui, liberamente eletto, può permettersi di parlare e sparlare è soltanto perché la parte a cui lui si rifà ha perso la guerra. E perché l’hanno vinta quei Partigiani che lui insulta. Che anche per lui, hanno riconquistato questo paese alla democrazia e al diritto di parola.

 

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LA RISPOSTA DEL PD

Che già il caso Durigon, di intitolare il parco Falcone Borsellino al fratello di Mussolini fosse una pagliacciata era già abbastanza chiaro. Ma, ovviamente, nella pochezza della lega tiburtina era necessario dare una “spiegazione” alla volontà dell’ex sottosegretario e rincarare la dose definendo l’ANPI “associazione nazionale PENTITI italiani”.
Capiamo la necessità di ritagliarsi uno spazio mediatico, soprattutto quando non si ha molto da dire sull’amministrazione, avendo la maggior parte degli alleati in maggioranza, ma non capiamo come si possa attaccare chi ha combattuto per la nostra libertà e chi tutt’oggi mantiene vivo il ricordo degli eroi della resistenza.
Infondo come possiamo parlare di Ideologia politica con chi nell’arco di 10 anni è passato da ripudiare la bandiera italiana a voler intitolare le piazze a Mussolini?

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