Sorvegliare e Punire

Assistiamo a una graduale irrigidimento delle nostre società?

Il Covid ci ha svegliato dal sogno in cui ci dicevamo di avere la migliore sanità al mondo. L’universalità proclamata non assicura la sua effettività. Tantomeno la qualità del servizio sanitario.

Ho avuto la sciagura di avere un episodio che mi ha obbligato ad entrare nel pianeta dei nostri ospedali e saggiarne la fatiscenza organizzativa. Il piano di rientro sul debito sanitario ha obbligato Zingaretti a guardare solo ai numeri sulle prestazioni sanitarie. I reparti, specialmente cardiologia, diventano una catena di montaggio per la sostituzione o la rettifica del pezzo avariato. Il malato non è persona. Non ha diritto. È solo un rappresentante d’organo. E in questa nomenclatura ancora funziona la differenziazione dei reparti. Medici che non parlano coi pazienti. Infermieri che invece debbono farlo ma solo per informarli su quel che debbono fare. Qui la posta è alta. È la vita. Ogni rimostranza a tempo debito cioè mai. Perché fuori di qui si vuole in tutto e per tutto perseverare tale stato senza dover trovare comportamenti ritorsivi.
Ho visto stanze a temperature agghiaccianti che imponevano l’apertura delle finestre per fare entrare il caldo e mitigare il gelido. Ho visto servizi banali come la tv, non annullata, bensì continuamente accesa, in silenzioso, su uno specifico canale, senza poter essere spenta (Cardiochirurgia, San Camillo, primo piano Baccelli)…
“Sono sciocchezze – si dirà. L’efficienza del sistema sanitario non dipende dalle funzioni di intrattenimento”. Sicuramente ma è il segno che manca totalmente un’organizzazione centrale. Qui si corre per risistemare più organi che si può e il resto non c’è. Non c’è organizzazione. Non c’è progetto. Non c’è ricerca. Si corre e basta. Sì rispettano le regole perché sono quelle l’ossatura.
Ricorda un testo di Foucault, Sorvegliare e Punire. L’Autore assimila carceri, manicomi e ospedali individuati come istituzioni totali che nell’esercizio della repressione per il controllo sono assimilabili a regimi sociali totalitari.
Qui non si vuole minimamente argomentare che con le misure sulla crisi pandemica si facciano le prove generali per nuovi totalitarismi. Semplicemente, invece, che alcune istituzioni come la Sanità sono già totalitarie. E il problema è che non danno salute. Solo obbedienza.

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