Un contadino lo ha notato in aperta campagna con un foro sotto l’ala e ha subito segnalato il caso. Così stamane, giovedì 30 settembre, i volontari delle associazioni “Congeav” e “Anva” hanno rinvenuto uno sparviere, un rapace appartenente ad una specie protetta che non è possibile cacciare ed è molto diffusa nelle zone dell’Inviolata, di Poggio Cesi e dei Monti Lucretili.
L’accipitriforme – questo è il nome scientifico del volatile – è stato affidato alle cure della Clinica per animali esotici di via Sandro Giovannini a Roma che dovrà accertare quanto emerso dalle prime verifiche effettuate dall’esperto Francesco Cervoni, vice presidente della “Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene”: il volatile ha un foro sotto l’ala sinistra, verosimilmente sparato. Insomma, lo sparviere può essere stato vittima di bracconaggio.
Per questo i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia hanno aperto un’indagine e ascoltato a verbale il pensionato che stamane ha ritrovato il rapace dal becco azzurro e dai colori ricchi di sfumature nella zona di Bagni Vecchi, vicino Lago della Regina, area già sottoposta al vincolo di “Zona speciale di conservazione Travertini Acque Albule”.
Ai militari l’anziano ha riferito di aver prima avvertito un rumore simile allo sparo e poi di aver trovato l’accipitriforme ferito.