Draghi

Concorrenza: un disegno di legge per accelerare sul Pnrr

Il provvedimento è annuale e si concentra su alcuni obiettivi da affrontare entro la fine dell’anno

È annuale il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, approvato dal Consiglio dei ministri per affrontare alcuni argomenti entro l’anno e accelerare sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I settori di intervento sono servizi pubblici locali; energia; trasporti; rifiuti; avvio di un’attività imprenditoriale; vigilanza del mercato. Il tutto per promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni; rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati; garantire la tutela dei consumatori.

Tra i punti: la concessione di distribuzione del gas naturale con regole per favorire lo svolgimento delle gare, con incentivi in favore degli enti locali. Altro obiettivo: assicurare una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali, con particolare attenzione al trasporto pubblico locale, anche non di linea. A proposito di ques’ultimo, entro sei mesi dalla  data di entrata in vigore del ddl, ci dovrebbe essere un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia. Il che ha sollevato proteste tra gli addetti ai lavori, taxisti e Ncc. Non manca l’intento di dare impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche, con selezione accurata degli operatori che si occuperanno dell’installazione di tali infrastrutture di ricarica elettrica. Per la digitalizzazione, il Governo, con il disegno di legge, vuole agevolare i lavori per la realizzazione di infrastrutture fisiche consentendo il passaggio su reti già esistenti. Previste poi la rimozione degli oneri per le imprese e misure per rendere più efficaci ed efficienti e coordinati i controlli sulle attività economiche.

Però rimangono ancora in stand by decisioni circa ambulanti e concessioni balneari, predisponendo solo una mappatura di ciò che esiste.

L’idea è che Draghi si sia “sbrigato” sull’argomento concorrenza, per non accumulare ritardi sulle riforme del Pnrr.

 

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