Via di San Lorenzo non è una discarica. Lo grida (in modo figurato e sui social) ai suoi concittadini Francesca Sabatini, una impiegata 54enne che vive a Fiano Romano dal 2000, spinta dal desiderio di fuggire dal caos di Roma, e abitare in campagna.
Giovedì 16 dicembre Sabatini si è presa carico di ripulire la via, poi è andata nella discarica pubblica, in Via dell’Artigianato, nella zona industriale, per buttare i sacchetti raccolti, scoprendo che lì si poteva conferire il vetro, ma non c’è il contenitore per il secco residuo. “Quindi”, racconta l’impiegata, “mi sono messa a fare la cernita tra i rifiuti, portando le sette sporte della spesa che avevo raccolto a casa mia, e mettendo quello che era di pertinenza nei miei secchi dell’indifferenziata: lo verranno a prendere quando sarà il giorno dedicato. Nello stesso post su Facebook dove ho pubblicato la foto di alcuni sedili di auto abbandonati in campagna, ne ho messo anche una della mia macchina con il cofano aperto, dopo la bonifica. L’ho fatto sperando che qualcuno degli assessori incaricati del problema lo legga”.
I suoi ritrovamenti sono spesso segnalati al Comune attraverso una app chiamata Comuni-Chiamo. “Stando ai commenti che sono seguiti al mio post”, riferisce Sabatini, “il problema sarebbe che molti cittadini non pagano la TARI: molti sarebbero non censiti tra gli abitanti e quindi non avrebbero i secchioni“.
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