A ciascuna di esse il Comune di Guidonia Montecelio aveva concesso un termine per presentare la polizza fideiussoria a garanzia del piano di coltivazione e di recupero ambientale. Ma a distanza di un anno e mezzo le “buche” sono rimaste così come stavano.
Per questo oggi, mercoledì 15 febbraio, il dirigente comunale all’Ambiente e alle Attività Estrattive Egidio Santamaria ha firmato 5 ordinanze nei confronti di altrettante aziende specializzate nell’estrazione del travertino, delle quali 3 fallite e due soltanto attive.
I provvedimenti sono stati indirizzati a liquidatori e curatori fallimentari di “Btr Srl”, “Cimep Srl”, “Saitrav Srl”, oltre che ai titolari della “Travertino Conversi Srl” e della “Fratelli Pacifici Spa”.
Alle 5 aziende il 7 settembre 2020 lo stesso dirigente Egidio Santamaria aveva concesso 150 giorni di tempo per conformarsi alle norme di legge ed adempiere agli obblighi di ripristino ambientale delle 5 cave dismesse. A distanza di quasi un anno e mezzo il 18 gennaio scorso i tecnici comunali dell’Ufficio Attività Estrattive insieme ai Carabinieri Forestali di Guidonia durante un sopralluogo hanno accertato che le cave sono sempre dismesse e abbandonate.
Per questo oggi il dirigente Santamaria ha dichiarato le aziende inottemperanti all’ordinanza del 7 settembre 2020.
A questo punto il Comune revocherà definitivamente le Autorizzazioni mentre le aree di sedime saranno acquisite di diritto gratuitamente al patrimonio pubblico per provvedere al ripristino ambientale a spese dell’inottemperante.
La quantificazione del Danno Ambientale sarà effettuata in fase successiva. La domanda sorge spontanea: e adesso chi paga?
