Diario di Viaggio: Con Valeria dietro le quinte di New York!

dato viaggiValeria Di Giuliano, classe ’84, Γ¨ cresciuta a Marco Simone e da qualche anno vive a Roma dove, laureata in Lingue e traduzione, lavora come traduttrice, correttore e revisore di testi presso l’agenzia “Tradocto”. Si definisce determinata, sensibile e curiosa e nel tempo libero, oltre a tenersi in forma con il nuoto e lo spinning, ama passare ore in libreria o in compagnia dei suoi amici, al cinema o ad un concerto di buona musica. Grande amante del teatro, Valeria Γ¨ attrice e ha iniziato il suo percorso artistico giovanissima a Guidonia con il maestro Franco Piol fino a fondare nel 2010 con altre due attrici l’Associazione teatrale ARS. Una passione che ne alimenta da anni un’altra, il viaggio: β€œIn ogni luogo in cui mi dirigo – spiega – cerco sempre di ritagliarmi la mia parentesi teatrale, assicurandomi di poter assistere a uno o piΓΉ spettacoli del luogo nel quale trascorro una vacanza.” Il suo sogno nel cassetto? Poter recitare sui palcoscenici di New York!

 

 

 

In-bici-a-Central-Park-con-alle-spalle-il-GuggenheimNew York City, β€œla cittΓ  che non dorme mai” sosteneva Frank Sinatra, con i suoi immensi grattacieli e le sue luci colorate, teatro metropolitano di ogni forma d’arte e spettacolo, Γ¨ ancora oggi una delle mete turistiche piΓΉ apprezzate, sogno intramontabile di ogni viaggiatore. Come Valeria, trentenne guidoniana, che ha visitato per la prima volta la Grande Mela nell’autunno del 2010 e vi ha fatto ritorno quest’inverno insieme al suo compagno, β€œper respirare ancora la cittΓ  e soprattutto il teatro – racconta entusiasta – parte integrante della vita di un newyorkese e fulcro del soggiorno di molti turisti”. Viaggiatrice attenta e curiosa fino all’inverosimile, Valeria organizza i suoi tour nei minimi dettagli, per poter sfruttare tutto il tempo a sua disposizione e visitare piΓΉ luoghi possibile. Non ci resta allora che goderci lo spettacolo… Ladies and gentlemen, che si apra il sipario: oggi in scena, New York!

Come si dice in gergo artistico, per te New York ha meritato il bis…

Assolutamente sΓ¬! Durante il primo viaggio ho visitato i principali luoghi turistici, musei come il MOMA, il Guggenheim, il MET, la Statua della LibertΓ , Central Park, il Bronx Zoo, lo stadio di baseball dei Mets, Brooklyn, Harlem e i luoghi panoramici piΓΉ famosi come l’Empire State Building e il Top of the Rock. La seconda volta ho potuto vivere la cittΓ  piΓΉ a fondo, esplorandola non da turista, perdendomi tra le vie, i negozietti di dischi, e andando al cinema. Per caso ho scovato una sala in cui proiettavano β€œ2001 Odissea nello spazio” e un’altra che aveva in programmazione persino β€œIl Sorpasso”, uno dei miei film preferiti. Entrambe le volte ho rifocillato lo spirito coccolandolo con l’arte di Broadway! Il teatro Γ¨ uno dei motivi che mi fa amare cosΓ¬ tanto questa cittΓ  e che continua a spingermi a tornare.

 

Interno-del-Cort-Theatre-a-Broadway-dove-ho-visto-Waiting-for-GodotBroadway, β€œresidenza” del teatro per eccellenza. Qual Γ¨ l’opera che hai apprezzato di piΓΉ?

Entrare nei teatri di Broadway Γ¨ stata un’emozione fortissima, ma ancor piΓΉ intenso Γ¨ stato assistere agli spettacoli: attori perfetti e interpreti eccellenti, con regie curate nel minimo dettaglio. Ne ho visti diversi, di prosa e musical, ma in particolare vorrei citare β€œWaiting for Godot”, di Samuel Beckett, uno dei miei testi teatrali preferiti. Recitavano Ian Mckellen and Patrick Stewart . Il pubblico ha partecipato e si Γ¨ divertito molto e alla fine c’è stata un’ovazione entusiasmante che ha coinvolto tutto il teatro.

Cosa hai provato seduta in uno dei teatri piΓΉ prestigiosi del mondo?

Poter vedere quest’opera recitata in lingua originale, in dizione perfetta, con una messa in scena fedelissima al testo dell’autore e con attori talmente bravi da farti dimenticare che erano attori, Γ¨ stato il massimo. Per due ore sono stata lΓ¬, in quella terra sconosciuta, a soffrire e a ridere con i personaggi e ad aspettare Godot con loro… Insomma, immedesimazione totale! Gli attori sono sublimi ed erano lΓ¬, davanti a me. Avrei voluto rubare ogni attimo delle loro interpretazioni e della loro tecnica per poterle fare mie!

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Hai scelto di tornare a New York in inverno. Qual Γ¨ secondo te la stagione migliore per visitarla?

Per la prima volta sceglierei la primavera, godendo della cittΓ  senza filtri e condizionamenti metereologici. Eviterei quindi sia l’estate che l’inverno! Nel primo caso fa troppo caldo, nel secondo si raggiungono temperature assurde, ci sono stati giorni in cui eravamo a -13 gradi ed io personalmente non sono abituata ad un freddo cosΓ¬ intenso. All’inizio Γ¨ stata dura, ma vivere New York con la neve e il gelo Γ¨ anch’essa un’esperienza unica e particolare!

Pensando all’ultima volta negli States, qual Γ¨ stato il momento piΓΉ emozionante?

È stato senza dubbio lo scoccare della mezzanotte (ora locale) del mio compleanno mentre mi trovavo sull’Empire State Building. La serata era dominata da una timida luna, l’aria era tersa e il cielo privo di nuvole. Faceva molto freddo e sulla terrazza dell’Empire si poteva stare a malapena a causa del forte vento che tirava, ma il silenzio che c’era e che si poneva in contrasto con il caos della cittΓ  ai miei piedi, Γ¨ stata davvero un’emozione unica. Il bello del salire su un grattacielo Γ¨ anche questo, arrivare cosΓ¬ in alto e immergersi in questa bolla ovattata dalla quale osservare la metropoli che si muove ignorando che tu sia lassΓΉ ad scrutarla.

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Cosa ha lasciato dentro di te questo viaggio?

Tanta arte, tanta adrenalina e voglia di fare. Eccitazione allo stato puro! Ed Γ¨ per questo che voglio tornarci presto. Il teatro e il viaggio sono per me β€œmedicine” molto simili tra loro e infatti spesso si fondono. Del resto si effettua un percorso con piΓΉ o meno ostacoli in entrambi i casi, ci si prepara attentamente prima di partire, si studia, l’adrenalina sale, si vive l’esperienza sul posto e si torna alla base piΓΉ ricchi e completi di prima, con un bagaglio colmo di esperienze, sia positive che negative.

Impegni futuri?

Sto preparando uno spettacolo che andrΓ  in scena a Roma dal 19 al 25 maggio, una commedia inedita molto divertente. In progetto c’è sicuramente un viaggio in America Latina, Brasile in particolare. Vorrei girare il mondo e visitare quanti piΓΉ luoghi possibili insieme alla mia metΓ , prima di chiudere gli occhi per l’ultima volta.

 

di Rara Piol

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