MORLUPO – La scrittrice Teresa Cuparo presenta il nuovo romanzo “Figlia della terra”

Domenica alle 11 aperitivo letterario natalizio presso l’Associazione culturale Bottega d’Arte

Domenica 22 dicembre a Morlupo, presso l’Associazione culturale Bottega d’Arte, alle ore 11, si terrà un aperitivo letterario natalizio con Teresa Cuparo, che presenterà il suo nuovo romanzo “Figlia della terra”, edito da Emia edizioni. Un romanzo che è un viaggio nel tempo e che rappresenta un inno alla vita, decantata in maniera passata, presente e futura.

Un libro che racconta la storia di una donna, la nonna dell’autrice, che visse il proprio tempo con amore, dolore e tormento, ma soprattutto con testa e cuore proiettati sempre, e di continuo, nel presente. Un presente, quello dell’autrice, colmo di ricordi e in cui la memoria della nonna è carne più viva che mai, per gli insegnamenti, per i moniti e per gli strascichi di quel tempo senza tempo vissuto dalla protagonista; un presente che guarda, però, e incessantemente al futuro.

Il futuro di chi questo romanzo, scritto con inchiostro marcato nel sangue, lo leggerà per conoscenza, curiosità o, più semplicemente, per trasporto umano. Per divulgazione culturale. Che poi è l’obiettivo primo e ultimo del lavoro editoriale dell’autrice.

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Un romanzo d’origine. Di formazione in progressione.

“Racconto mia nonna oltre sé stessa. La racconto ˗ afferma Teresa Cuparo ˗ perché la sua esistenza merita di essere conosciuta. Per l’ampiezza del tempo storico. Per la singolarità del suo vissuto. Per l’amore con cui l’ha custodito, supportato e sopportato quel suo tempo di enigmi familiari, in cui la parola amore, per una donna, femmina del Sud Italia più pregno, è qualcosa di più, molto di più, di un sostantivo di emozioni”.

Uno scritto che è costato fatica all’autrice mettere su carta.

“Il romanzo è il frutto di una promessa ˗ continua Teresa Cuparo ˗ fattale in punta di morte, nell’attimo prima di un trapasso esistenziale che lei avvertiva compiersi. Una promessa che per me è stata un tormento, un vero tormento, tra il dire e il non dire, tra il volere e il potere, tra l’amore, appunto, e il dolore, in aggiunta.

C’è voluto tempo. E alla fine, però, il tempo è arrivato come se non me ne accorgessi nemmeno.

Dal momento che la storia è decantazione allo stato puro. La verità è storia. E io di lei racconto quella verità vissuta e sottaciuta per troppo tempo”.

“Non è stato semplice per me scriverlo ˗ aggiunge Teresa Cuparo ˗ perché molte delle cose che racconto sono parte viva della mia stessa esistenza, sentite narrare direttamente da lei o dai miei, che di lei conoscevano la parte di sostanza storica mancante però di forma esistenziale.

Per questo parlo di fatica. Nel senso letterale del termine.

Fatica di rievocare ciò che la stessa rievocazione non dice”.

A dialogare con l’autrice saranno la divulgatrice culturale Marianna Mariotti e il giornalista, scrittore ed editore Italo Arcuri.

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