Guidonia – Rubeis: “Inps trasferita a Tivoli? Se ne occuperà Corte Conti”

Un fulmine a ciel sereno per la città di Guidonia: proprio quando il trasferimento della sede Inps a Tivoli sembrava scongiurato, anzi addirittura si parlava di chiudere gli uffici tiburtini per portare tutto nel futuro stabile guidoniano, a lanciare l’allarme per la scelta dei vertici Inps di cancellare la sede nella Città dell’Aria è il sindaco Eligio Rubeis.
“Malgrado l’impegno dell’amministrazione comunale a trovare soluzioni alternative – ha spiegato il primo cittadino -, l’Inps ha deciso di trasferire comunque l’ufficio di Guidonia Montecelio da Colle Fiorito a Tivoli. Nonostante ci fossimo sobbarcati l’onere prima di individuare locali di proprietà dell’ex Inpdap, ora Inps, poi avviato la pratica per una permuta tra i locali di Colle Fiorito, di proprietà di un privato, e un terreno di pari valore del Comune allo scopo di garantire una sede all’istituto, ancora gratuitamente, per i prossimi 15 mesi, ossia per il tempo necessario alla ristrutturazione, sempre a nostre spese, della palazzina ex Inpdap. A nulla è valso tutto questo impegno. L’Inps rispedisce al mittente le offerte. Preferendo sfruttare la opzione Tivoli, economicamente onerosa, che comporterà per l’istituto un esborso di denaro pubblico pari ai 500mila euro annui solo per le spese relative alle pigioni. Mi pare evidente, a questo punto, che dopo il ricorso al Consiglio di Stato che dovrà esprimersi sulla legittimità degli atti pubblici che hanno formalizzato in tal senso le scelte dei vertici Inps, sia ora mio dovere rivolgere il medesimo quesito alla Corte dei Conti perché si esprima sulla congruità delle scelte economiche operate dalle direzioni regionale e nazionale dello stesso istituto”.

Rubeis non ci sta ad accettare che un territorio come quello di Guidonia e del suo comprensorio si trovi sprovvisto di sede e servizi legati alla presenza degli uffici Inps: “Questa – ha aggiunto – è una battaglia che abbiamo portato avanti assieme alle opposizioni consiliari, francamente continuo a non comprendere quale sia la logica delle soluzioni individuate. Una pratica davvero strana da parte della gestione Mastrapasqua, che va nella direzione contraria della spending review. Per quanto ci riguarda, come amministrazione, guardiamo ancora, principalmente, ai bisogni di più di 85mila abitanti che stanno stranamente, inspiegabilmente, per essere privati di un importante servizio”.

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