Tivoli – Nathan, case in vendita. Scoppia la bufera e Mezzaroma minaccia diffide

A pochi giorni dal turno di ballottaggio per la scelta del sindaco di Tivoli, che vede Manuela Chioccia (coalizione di centrosinistra) contrapporsi a Giuseppe Proietti (liste civiche), scatta la bufera sulla Nathan. Una questione complessa, che dura ormai da molti anni, ma che proprio in queste ora vede un risvolto “particolare”. Da giorni, è partita una vera e proprio campagna di vendita dei lotti. Proprio quelle palazzine “immerse nel verde di Tivoli” che fanno parte della lottizzazione di Ponte Lucano, e che sorgerebbero nella zona buffer di Villa Adriana. Con i candidati alla poltrona di Palazzo San Bernardino che giocano il tutto per tutto sul “No alla Nathan”.

Immobil consulLe inserzioni “incriminate” e la posizione di Mezzaroma

Pubblicità sull’inserto casa del Messaggero. Volantini distribuiti nelle cassette della posta. Immobil Consul e Domus Area sono i nomi delle società che stanno avviando le comunicazioni di vendita. La prima, oltre all’inserto sul quotidiano nazionale, avvisa la clientela che “da settembre 2014 ci sarà un gabbiotto istituito a hoc e in loco”. “Non abbiamo avviato nessuna autorizzazione alla vendita visto che, come abbiamo fatto negli ultimi anni, stiamo aspettando il risultato elettorale di Tivoli e le autorizzazioni necessarie a costruire – fanno sapere dalla staff di Barbara Mezzaroma -. Non avrebbe senso per noi forzare la mano adesso, ed è per questo che stiamo ipotizzando un’azione di diffida nel confronti della Immobil Consul, con cui avevamo stretto dei contatti anni fa, ma che abbiamo sospeso proprio a causa dello stallo che tutti conoscono”. Dalla Impreme srl un’accusa forte. Secondo loro la società in questione “sta avviando una sorta di indagine di mercato per attestare effettivamente le richieste che ci sarebbero sull’area”. Ma con una pubblicità sul Messaggero? “Abbiamo sospeso subito tutta l’attività di comunicazione – riferiscono invece dalla Immobil Consul -, volevamo solo testare la situazione e l’interesse verso dei terreni, e dei lotti, che abbiamo intenzione di acquistare”. Non si sbilanciano oltre. Anche se il polverone è stato ormai alzano: Quindi a costruire la Nathan non sarà più il gruppo Impreme ma cooperative con capitale sociale di 10mila euro e che fanno capo al noto Fausto Moi, imprenditore romano che ha numerose partecipazioni in diverse società di transizione immobiliare ? Dalla Domus Area Srl, cooperativa a responsabilità limitata, protagonista di un video diventato virale sulla rete, silenzio assoluto: “Per avere informazioni su questa questione deve venire qui in ufficio”, rispondono.

 

Le reazioni dei candidati

E le reazioni dei candidati al ballottaggio non si sono fatte attendere. “Teatro di battaglia” la rete e i social network. Manuela Chioccia, attraverso la sua pagina di Facebook ribadisce subito la sua posizione contraria alla Nathan, ma non solo: “A corto di idee e di consenso utilizzano, nella campagna elettorale, la macchina del fango. L’ultima trovata, in ordine di tempo, è quella della presunta telefonata alla pseudo-agenzia immobiliare, per la vendita degli appartamenti della lottizzazione Nathan, i cui lavori non sono nemmeno iniziati.
Stavolta la diffamazione corre sul filo del telefono, dove un sedicente venditore afferma che le abitazioni saranno realizzate in breve tempo, citando il mio nome a garanzia dell’operazione – e continua -. Per questo motivo una querela alla competente autorità giudiziaria, affinché vengano individuati il responsabile di tale evidente falso e coloro che hanno contribuito alla diffusione del contenuto audio estendendone la portata diffamatoria”. Non manca l’accusa nei confronti di Proietti e del suo precedete incarico al ministreo dei Beni culturali. Alla quale risponde con un comunicato congiuto delle liste civiche: “Proietti, nel corso della sua carriera professionale, ha potuto esercitare una sola volta i suoi poteri sulla Nathan, ovvero quando era presidente della Commissione interministeriale Unesco. Proprio in quel contesto è stata apposta sui terreni interessati la cosiddetta ‘buffer zone’ a tutela della Villa Adriana – continua -. Oggi la tutela esistente grazie alla buffer zone, e anche se non vincolante è l’unico strumento che può permettere di preservare la Villa da una lottizzazione che avrebbe effetti devastanti, soprattutto a livello internazionale, sull’immagine della nostra città”. Oggi pomeriggio a partire dalle 18 si svolgerà un sit in di solidarietà proprio dove dovrebbero sorgere le palazzine, organizzato , tra gli altri, dal comitato Salviamo Villa Adriana di Urbano Barberini.

Veronica Altimari

 

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