Commissariata sezione Lazio Aiac. Ora Marchesi minaccia ricorso contro Ulivieri

Più volte Marchesi aveva attaccato duramente l’attuale numero uno nazionale, anche in occasioni di assemblee pubbliche regionali, ritirando sempre fuori la questione della squalifica di tre anni che venne inflitta all’allora tecnico Ulivieri nel 1986, coinvolto nello scandalo del Totonero-bis. Ma adesso, dopo la decisione del presidente nazionale Ulivieri, del commissariamento regionale laziale (manifesto esiguo numero degli iscritti pari al 12% del totale degli allenatori nel Lazio, scarsa efficienza ed organizzazione sui corsi ed inefficiente operatività: le motivazioni del sollevamento dell’incarico arrivate da Coverciano), i contrasti personali tra i due sono esplosi alla luce del sole senza più possibilità di ricucire il rapporto, visto soprattutto la protesta plateale di Alberico Marchesi che, sotto la sede della Figc (Federazione italiana gioco calcio) di via Allegri, sostenuto dai suoi fedelissimi (il comitato Aiac di Viterbo si è dissociato dalla missiva di protesta inviata al comitato nazionale), ha esposto cartelli contro Ulivieri, con attacchi durissimi: “Ulivieri raccontaci i tuoi amici ai tempi del calcio scommesse”, “La tua presidenza equivale ad una dittatura”, “dimettiti e lasciaci lavorare”, sono solo alcuni.

Attualmente il commissario dell’Aiac Lazio è Roberto Bellomo, referente del comitato siciliano, Resta adesso da appurare se verranno di conseguenza commissariati anche i comitati provinciali laziali, alcuni dei quali hanno pochi iscritti e fanno scarsa attività per gli associati. Al momento non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale di commissariamento anche per le sedi provinciali, e si attendono sviluppi nei prossimi giorni, visto che Marchesi ha promesso che “continuerà la sua battaglia personale contro Ulivieri”: “Faremo ricorso al provvedimento di Ulivieri” , dice Marchesi. 

 

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