L’allestimento della sua opera di fronte alla chiesa di S. Maria Maggiore, suscitò roventi polemiche all’epoca, sia perché di ostacolo alla celebrazione del secolare rito dell’Inchinata (per cui la scultura fu temporaneamente spostata l’11 agosto 2008 e ricollocata il 20 agosto) che per la sua estraneità, dal punto di vista storico ed estetico, rispetto all’ambiente circostante, tanto da far organizzare una petizione popolare, per ottenere la rimozione permanente. Ma è rimasta li.
Polacco, nato a Oederamn nel 1944, di madre polacca e padre francese, Mitoraj nel ’45 sopravvisse al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la II guerra mondiale, decise di ritornare vicino a Cracovia. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 ha iniziato a studiare pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha avuto come insegnante Tadeusz Kantor. Nel 1968 si trasferì a Parigi, per iscriversi all’École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni ’70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per un anno.
Nel 1976 la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio a Parigi. Negli stessi anni ricevette il “Prix de la Sculpture” a Montrouge ed il Ministro francese per la Cultura gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Arrivato a Pietrasanta nel 1979, vi si è stabilito dal 1983 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi. Nel 1994 donò alla città di Pietrasanta “Il Centauro”, nella piazza omonima. E’ in quell’occasione che l’allora Ministro ai Beni Culturali Antonio Paolucci definì felicemente Pietrasanta “Piccola Atene”. Nel ’98 ha disegnato e affrescato la sala del Consiglio Comunale di Pietrasanta, e nel 2001 è stato insignito insignito della cittadinanza onoraria.