Alla manifestazione hanno partecipato anche residenti del quartiere di Corcolle, Castelverde, Tor Bella Monaca, Settecamini (foto a sinistra di Alessandra Gianni), La Rustica e Tor Sapienza, recentemente balzata agli onori della cronaca a seguito delle proteste contro il centro di accoglienza di viale Giorgio Morandi. “Vengono a prendere l’immondizia un giorno sì ed un giorno no, quindi abbiamo i topi – racconta Marina, una residente di Corcolle –. Abbiamo le prostitute per strada, per non parlare degli allagamenti. Ma un ragazzo disabile, ogni volta che piove, come deve fare?”. Neanche a Castelverde le cose sembrano andare meglio: “Abbiamo ideato spontaneamente un modulo per fare esposti all’Ama per la pulizia delle strade e della differenziata – spiega Fabio Giustini, membro del comitato di quartiere e del Caop –. C’è anche il problema della scuola: su quattro bagni due non funzionano. Il Comune non si può appoggiare sempre sui volontari”.
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La polemica: “Noi non siamo razzisti”
“Negli ultimi giorni ci hanno dato dei razzisti, hanno detto che siamo legati alla destra, ma non è vero – tuonano gli organizzatori dal megafono –. Noi protestiamo per il degrado, per la mancanza di servizi, per le tasse che siamo costretti a pagare, tra le più alte in Italia, non solo per i campi rom ed i centri d’accoglienza”.
È tanta la rabbia verso questa amministrazione, accusata di abbandonare le periferie a se stesse, per concentrarsi esclusivamente sul centro città. Si tratta di un’assenza che, negli ultimi mesi, ha scatenato gli episodi di violenza e ribellione a Tor Pignattara, Corcolle e Tor Sapienza. Ed il clima sembrerebbe sempre più teso.
l.l.g.