Il video e l’indignazione
“Ma quale polizia, ma quali manganelli, 10–100–1000 Paparelli” è solo uno dei due cori, anche il meno aggressivo, che un gruppo di persone ha intonato mentre un cellulare riprendeva la scena, pubblicando poi il video sul web. Parole forti, che causano una forte indignazione, soprattutto se ad ascoltarle è uno dei due figli di Vincenzo, Gabriele Paparelli. “In questi 35 anni abbiamo sopportato di tutto, spesso ci ho scherzato sopra perché certe persone, certi, cori, certe scritte, non meritano neanche la nostra attenzione. Ma stavolta ci sono i volti, c’è la sfacciataggine di farsi riprendere e pubblicare il video sui social network. Questa volta non la passano liscia, li querelo tutti”, afferma Gabriele. Una prima lista dei nomi di coloro che hanno partecipato al coro è già in suo possesso, grazie all’aiuto di tifosi e della polizia postale. Il video, cancellato dopo pochi minuti da chi lo ha ripreso, è stato salvato e caricato nuovamente da un gruppo di laziali con l’intento di trovare le identità mancanti (https://www.facebook.com/video.php?v=763646297046805).
La difesa: “Si tratta di un video goliardico”
“Goliardia”, è questa la scusante utilizzata da alcuni di loro. “Qui non si tratta di goliardia, ma di insultare un pover’uomo” continua Gabriele. Poco tempo fa, inoltre, Gabriele è stato contattato privatamente su Facebook da una delle persone riprese: “Mi sono rifiutato di accettare le sue scuse, non si tratta di un ragazzino, ma di un uomo adulto. Tutti, in quel video, sono adulti”.
La solidarietà
Sono tanti, e continuano a crescere sempre di più, i messaggi di solidarietà ricevuti dalla famiglia Paparelli. “Non solo i tifosi laziali, ma soprattutto i romanisti si dissociano completamente dall’atteggiamento e dalle azioni di quel gruppo di persone”, spiega Paparelli. Anche i colleghi del consiglio municipale si stringono intorno a lui, appoggiandolo nella sua scelta di denunciare queste persone.
L’appello alla maggioranza municipale
Attualmente in opposizione, Gabriele Paparelli è stato consigliere di maggioranza durante la precedente amministrazione, oltre che promotore della sensibilizzazione dei bambini sulla tematica della violenza negli stadi. Ora, però, lancia un appello all’attuale maggioranza municipale: “Sarebbe bello se si potessero organizzare degli incontri con gli studenti e le squadre del territorio – conclude – è sicuramente un modo per evitare che situazioni come la mia, o come quelle di molti altri, continuino a ripresentarsi”.
l.l.g.
