Eleonora Rosicarelli, 31 anni di Monterotondo, è una biologa del settore sanitario. Dalla personalità forte, solare e alle volte orgogliosa, si definisce una donna molto romantica e quando pensa a suo marito non può che elogiarne il suo essere brillante, generoso e simpatico, qualità di cui si è innamorata subito. “Difetti? Forse un po’ permaloso”, svela sorridendo. Appassionata di danza e moda, nel tempo libero adora fare shopping, ricercando con scrupolosità sempre il capo perfetto.
Luca Rocchi, 38enne di Monterotondo, lavora come programmatore nell’ambito della contabilità. Determinato, ambizioso e dall’animo gentile, ama giocare a beach volley e nel tempo libero, a differenza di tanti uomini, non disdegna un po’ di sano shopping, per rilassarsi e liberare la mente. Della sua dolce metà ama moltissimo la dolcezza e la sensibilità, ma sopra ogni cosa il suo altruismo. “Un difetto di Eleonora? No, lei è perfetta per me”!
Vi siete innamorati e dopo sei mesi è arrivata la proposta…
Luca: Sì, abbiamo capito subito di essere fatti l’una per l’altro e se c’è l’amore, perché aspettare? Le ho chiesto di sposarmi la sera di S. Valentino, eravamo a cena e le ho dato una scatola piena di petali di rosa e, ovviamente, l’anello.
Eleonora: Più trascorrevamo il tempo insieme più capivamo di essere legati da quelle affinità che sono alla base di un rapporto: la stessa educazione, gli stessi valori e principi, e anche gusti simili, soprattutto in fatto di film, adoriamo le commedie.
E la serenata c’è stata?
L: Certamente e lei è rimasta stupita, non se lo aspettava. Eravamo circa una cinquantina di persone e le ho cantato quella che è stata la nostra prima canzone d’amore: “Fino all’estasi” di Eros Ramazzotti, anche in ricordo del concerto a cui la portai i primi mesi in cui ci frequentavamo. E poi dice che non sono romantico!
Perché avete scelto proprio l’Abbazia di S. Andrea in Flumine?
Prima di pensare all’idea del matrimonio, partecipammo a un evento presso l’Abbazia, organizzato dall’agenzia Wedding 4 Wedding di Linda e Silvia. Alla fine di quella giornata sapevamo non solo che ci saremmo sposati, ma anche che sarebbero state loro ad occuparsi del nostro giorno speciale.
Linda e Silvia sono state un aiuto fondamentale, una guida senza la quale non avremmo avuto un matrimonio perfetto in soli 8 mesi, evitandoci l’ansia per l’organizzazione. L’Abbazia, in puro stile seicentesco, offriva la possibilità di fare il ricevimento al suo interno, che le organizzatrici hanno allestito in modo raffinato con i colori che avevamo scelto: il rosa antico e il verde salvia. Il tableau, dedicato alle figure dell’amore letterario, indicava i tavoli con le coppie più famose e passionali, come Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta… E’ stato tutto perfetto, non finiremo mai di ringraziarle.
Eleonora, ogni sposa sceglie l’abito di cui si innamora. E’ stato così anche per te?
Sì, esattamente! Lieve scollatura a cuore, modello a sirena fasciato sul corpo, decorato in pizzo con motivi floreali e una raffinata trasparenza sulla schiena, molto elegante. Ho scelto poi un lungo velo che cadeva delicatamente sullo strascico, orecchini di perle e un bouquet delicato di roselline.
La nota più originale del matrimonio?
Sicuramente alla fine quando siamo scesi tutti in pista con parrucche e occhiali anni ’70, ci siamo divertiti moltissimo. Per non parlare degli scherzi che abbiamo trovato una volta arrivati a casa: il nostro letto era nel soggiorno, tra il materasso e la rete c’erano bicchieri e piatti di carta, palloncini sparsi per tutta l’appartamento e abiti “stesi” su fili collegati da una stanza all’altra. Un rientro movimentato, insomma!
Il relax è arrivato con il viaggio di nozze, scommetto…
L: Sì, 16 meravigliosi giorni per visitare tre mete stupende: New York, Messico e Miami. Tutte bellissime, ma la Grande Mela ci è rimasta nel cuore, tanto che stiamo pensando di tornarci più in là, magari per festeggiare un natale o un anniversario. Passeggiare tra i grattaceli è qualcosa di indescrivibile che si può provare soltanto vivendolo. Solo a parlarne ora mi viene la pelle d’oca, è proprio un altro mondo.
La quotidianità, la qualità del tempo e anche la quantità. Ci viviamo molto di più, abbiamo costruito la nostra indipendenza e, nonostante amiamo uscire con gli amici e lo facciamo spesso, sappiamo stare bene anche da soli. Dopo una giornata passata a lavorare, ci piace tornare a casa e ritrovarci, cenare insieme e vedere un film accoccolati sul divano.
Qual è il segreto di un matrimonio felice?
E: L’amore è la base. Poi senza dubbio il rispetto e la comprensione. Con il tempo si impara a incastrare le proprie abitudini a quelle del partner e se ne creano di nuove, insieme. Noi abbiamo la fortuna di essere molto simili e ci accomuna la precisione, anche in casa per esempio condividiamo l’ordine e questo è molto importante, secondo me.
Amore, matrimonio e… figli?
Sì, adoriamo le famiglie numerose e ne vogliamo almeno tre. Il nostro più grande sogno è proprio quello di crescere e realizzarci professionalmente, per creare il nostro focolaio e vivere insieme una vita felice e serena. La nostra storia finora è stata una favola e non abbiamo alcuna intenzione di smettere di crederci!