Calcio – Intervista doppia ai De Dominicis, i fratelli del gol del Monterotondo

ANDREA E  DE DOMINICIS ANDREA E GIANLUCA DE DOMINICIS
 

Cosa si prova ad avere in squadra il proprio fratello?
A: Mi ritengo molto fortunato perché non è una cosa che capita con facilità giocare con il proprio fratello e avere da lui consigli utilissimi per migliorarmi. Domenica ero contento come se avessi segnato io e poi Gianluca mi ha riempito di complimenti per l’assist. GSentirsi come due compagni qualsiasi dentro lo spogliatoio e poi dormire insieme la sera è una sensazione molto particolare, ma bella. Poi se mi arrivano altri assist sullo stile di quello di domenica scorsa, è ancora meglio.
 

Un giudizio calcistico reciproco

A: Gianluca è sempre stato  forte, sin da quando indossava la maglia della Roma. È senza dubbio un giocatore di categorie superiori.  G: Sono molto convinto delle   doti di Andrea: un altro Under ’96 che ha collezionato già 50 presenze in Eccellenza non si trova con molta facilità.

Chi è il cocco di mamma?
ADiciamo che ci dà attenzioni diverse, quindi non c’è un cocco tra i due. GMi sbilancio … Io! Scherzi a parte, vuole un gran bene ad entrambi.

 

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Diversi come il giorno e la notte?
A:  Io più estroverso e riflessivo.
G: Sì, forse proprio queste

diversità ci hanno unito ancora

di più sia in campo che fuori.

Io sono più timido,

più ordinato e più istintivo.

 

 

Un pregio e un difetto dell’altro.
ACome pregio, il suo altruismo. Difetti? È un gran “rosicone” (letterale). GAndrea è molto generoso, ma ha due difetti: mi ruba sempre la coperta e le scarpe … non le trovo mai.

   

Fratelli e… amici?
ADecisamente. Vediamo le partite e i film e ci piace fare shopping insieme GSì, a differenza di qualche anno fa adesso trascorriamo più tempo insieme, anche con i rispettivi amici.

 

Amore?
A:felicemente fidanzato con Sara. G:felicemente single.
 

Torniamo al calcio. Stessa fede giallorossa. Il vostro calciatore preferito?
A: Marchisio. G: Totti e Cassano.

 

Troppi giocatori di colore nelle giovanili”. Queste le dichiarazioni di Sacchi, voi cosa ne pensate?
A: Sono d’accordo, senza avere nulla in contrario con gli stranieri, sono convinto che gli italiani non siano secondi a nessuno.

 

GPremetto che non sono razzista, ma darei uno spazio maggiore ai ragazzi italiani. Bisognerebbe far crescere e migliorare i talenti nostrani.

 

E quanto alla vicenda di Lotito?

A:  Penso che per il bene del calcio italiano, bisogna far salire le squadre che lo meritano veramente e che riescono a vincere in campo, anche se hanno qualche sponsor e spettatore in meno.
G: Non è stato il massimo il suo pensiero. Il bello del calcio è proprio che vince chi lo merita e chi suda in campo: se Carpi e Frosinone meritano di salire in serie A, ben venga.

 


Il vostro idolo nello sport?

AZanardi G:Federer

 

Salutiamoci con il vostro sogno nel cassetto.
A :Continuare a giocare ad un buon livello e raggiungere il traguardo della laurea. G: Tornare nel calcio professionistico e aprire un ristorante.

 

Angelica Cardoni

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