Palombara al voto – Alessandro Palombi, dalla gavetta politica alla Prima… vera sfida più importante

“Ma no, non è giusto definirmi come l’erede di Paolo – ammette l’avvocato di Fratelli d’Italia – ho enorme stima e grande rispetto per lui, lo ammiro anche, ma non posso dire che il mio progetto sia di totale continuità con i suoi mandati da sindaco. Nella lista Primavera Sabina oltre me ci sono solo un paio di elementi della maggioranza uscente. Con Della Rocca mi sono sempre confrontato, a volta anche in maniera aspra, ma sempre con la massima lealtà”.

 

Palombi, come sta vivendo gli ultimi giorni della campagna elettorale?
“Devo dire che c’è molto entusiasmo intorno a noi. E’ una campagna accesa, a volte con toni molto duri da parte degli avversari, ma la reazione che troviamo quando parliamo alla gente ci dà molta fiducia”.

 

E le persone cosa chiedono al candidato sindaco?
“Semplicemente di fare quello che ho sempre fatto in vita mia: essere serio e corretto. Sento che hanno un’enorme fiducia in me, ed è una responsabilità che raccolgo volentieri”.

 

Nella vita chi è Alessandro Palombi?
“Ho 39 anni, sono avvocato da 8 anni, lavoro in uno studio a Palombara. Vivo e lavoro qui, dove ho il centro dei miei interessi. Ho sempre fatto politica. Da quando avevo 17 anni, a scuola, con il movimento giovanile di Alleanza nazionale. Sono stato dirigente del circolo locale di Azione giovani, poi dirigente provinciale, coordinatore regionale, in An invece sono stato anche responsabile d’area. Ora sono nel direttivo nazionale di Fratelli d’Italia”.

 

Infatti in uno degli appuntamenti elettorali più seguiti a Palombara c’era anche Giorgia Meloni…

“C’è un bel rapporto personale con lei, così come con tutta la comunità di Fratelli d’Italia, una comunità molto coesa, unita, ad ogni livello”.

 

Nell’amministrazione Della Rocca che ruoli ha ricoperto?
“Ho iniziato in giunta nel 2010, un anno sono stato assessore ai Servizi sociali, uno al Bilancio e poi tre all’Urbanistica”.

 

Praticamente ha toccato tutti i settori dell’amministrazione, e cos’ha fatto di concreto per Palombara?
“Nell’ultimo triennio nell’Urbanistica sono riuscito a portare avanti l’iter per la variante al Piano regolatore, una mossa attesa da oltre dieci anni. Come assessore al Bilancio, su giudizio unanime riconosciuto anche dall’opposizione che l’ha dichiarato più volte, sono stato l’unico a presentare un Bilancio che sia stato espressione vera dell’amministrazione, un documento caratterizzato dalla forte matrice politica e con obiettivi ben definiti. Nei servizi sociali ho lavorato molto con i piani di zona e mi sono adoperato tanto a sostegno del centro Raffaella d’Angelo”.

 

Rimpianti?
“Quando ho lasciato l’assessorato ai Servizi sociali, e sono stato sostituito tra l’altro da un avversario candidato sindaco, Postiglioni, è stato chiuso il servizio del segretariato sociale che avevo istituito io, ma soprattutto dopo di me il Raffaella d’Angelo ha praticamente chiuso. Il rimpianto è aver visto vanificare l’impegno che avevo messo io”.

 

Se dovesse vincere le elezioni cosa farà nei primi 100 giorni?
“Sistemeremo subito viale XXIV Maggio, poi definiremo una volta per tutte la questione dell’utilizzo degli impianti sportivi. E ci occuperemo della manutenzione ordinaria, soprattutto nelle frazioni”.

 

Qual è invece il progetto più rivoluzionario del suo programma elettorale?
“Due parole: turismo ed occupazione. Dobbiamo concentrare le potenzialità delle nostre importanti attrazioni turistiche come le terme, il castello, la funivia, il convento e fare in modo che Palombara sia impresa di se stessa. Abbiamo una scuola alberghiera che potrebbe essere una fucina di forza lavoro per tutto quello che può riguardare il settore del turismo”.

 

Quali sono stati i criteri con cui è stata composta la lista civica?
“Competenza, capacità e credibilità. Una lista completamente nuova tranne due candidati”.

 

Perché il nome Primavera Sabina?
“Primavera perché evoca la stagione della rinascita, della fioritura. Sabina perché siamo convinti che Palombara non deve chiudersi in se stessa ma essere un punto di riferimento per tutti i comuni limitrofi dell’area”.

 

Lo slogan di questa campagna elettorale?
“Le idee che diventano azioni, una frase di Ezra Pound”.

 

Un punto di riferimento culturale della destra. A quali altre figure si ispira?
“Proprio pochi giorni fa è stato l’anniversario della morte di Giorgio Almirante, il mio pensiero va lui e alla sua storia politica. Insieme ad Ezra Pound posso citare Tolkien, sono stati i riferimenti culturali sui quali ho formato la mia coscienza politica”.


E uscendo per un attimo dal ruolo politico, quali altri interessi ha?
“Mi piace il calcio, sono tifoso del Messina”.

 

Del Messina? Provi che non se lo sta inventando per fare l’originale…
“Assolutamente, se vuole le elenco tutta la formazione di Lega Pro. Seguo il Messina perché mio nonno è messinese, una questione d’affetto”.

 

Altre passioni?
“Mi piacciono le auto d’epoca, sono un vivo ammiratore”.

 

Tra parole per descrivere Alessandro Palombi.
“Sincero, leale e determinato”.

m.c.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  TIVOLI - Attentati alla panineria, la Dc propone una "cena in bianco" per la Solidarietà e la Pace

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.