Bufera al Municipio VI: Scipioni respinge le dimissioni, il vice Palmisano intanto lascia

“Il mio è un ruolo politico, a differenza del presidente non sono stato eletto dai cittadini, quindi è giusto seguire le indicazioni del mio partito e per questo motivo ho scelto di dimettermi dal Consiglio del Municipio – il commento di Palmisano -. Se il commissario del mio partito chiede le dimissioni del presidente io non posso che prenderne atto e accettare queste indicazioni lasciando l’incarico che ho ricoperto fino ad oggi. Non ci vedo nulla di male o di sconvolgente, in Italia probabilmente siamo solo poco abituati ad un politico che si dimette lasciando una poltrona”.

 

Scipioni: “Sono un amministratore trasparente e senza padroni, farò opposizione a oltranza contro chi vuole mie dimissioni”

scipioni marcoReazione opposta quella di Scipioni che di dimissioni non vuole nemmeno sentire parlarne: “Per lunedì prossimo (13 luglio, ndr) ho convocato una conferenza stampa per illustrare e consegnare ai giornalisti tutte le prove della mia innocenza e del mio buon operato come amministratore, ho provveduto io per primo ad informare il sindaco, il
Prefetto e l’assessore Sabella in merito alla situazione di Tor Vergata. Ho provveduto io per primo a far eseguire
controlli da parte della polizia municipale in loco per verificare tutte le autorizzazioni e a interpellare l’Arpa per i controlli
sulle emissioni acustiche. In aggiunta a ciò voglio sottolineare che ho chiesto una verifica interna amministrativa sulle
attività poste in essere da tutti i soggetti competenti. Pertanto non ritengo corretta la posizione che stanno assumendo il commissario Orfini e il commissario Migliore nei miei confronti e intendo porre tutte le carte a disposizione dei giornali e della pubblica autorità. Sono un amministratore trasparente e ho il pregio di non avere padroni di nessuno tipo e ciò, certo, fa di me un soggetto vulnerabile. Non intendo retrocedere di un millimetro rispetto alla dimostrazione della mia innocenza e della veridicità dei fatti. Se i commissari del mio partito intendono procedere senza conoscere la verità delle cose, sappiano che io mi opporrò e farò un’opposizione ad oltranza. Nessuno può inventare nulla su di me perché tutto ciò che ho fatto è alla luce del sole”.

l.l.g.

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