Fonte Nuova – Protesta all’asilo comunale: la recita di Natale è senza Gesù Bambino

 

Il tema natalizio sarà “le stelline”. E al posto dei Re Magi arrivano i migranti
Questo dibattito è ritornato d’attualità anche a Fonte Nuova. Infatti, in un istituto della frazione di Santa Lucia, precisamente la scuola dell’infanzia Peter Pan di via Campania, è sorta una polemica che ha riguardato le recite di Natale. Qui, ad oggi, sarà una sola la classe che organizzerà la recita natalizia. Che quest’anno, come fanno sapere dall’istituto, non avrà come tema quello tradizionale della natività ma un diverso argomento e cioè “le stelline”, in cui ci sarà comunque un riferimento “soft” al Natale, ad esempio la stella cometa. In linea con l’orientamento generale, deciso dal collegio docenti, di tutto l’Istituto Comprensivo che quest’anno toccherà il tema dei migranti, molto legato alla figura dei Re Magi. “Gesù era un migrante”.

 

Le mamme: “Un’offesa alla religione”
Dopo questa notizia alcune mamme sono insorte rivendicando la tradizione e i valori che le recite natalizie hanno sempre trasmesso e “ciò che non va giù è che pochi decidano per tanti”. Sulla scrivania del dirigente scolastico Antonio Sansotta è pure arrivata una lettera con cui, una mamma, ribadisce questa posizione.
Come si legge nella missiva “la nascita di Gesù è la verità e non può essere omessa. Ribadisco la profonda indignazione e resto scandalizzata da come una tanta superficialità oltrepassi le soglie di un istituto scolastico offendendo la confessione religiosa, che è anche tutelata per legge. Non si può tollerare che in una scuola pubblica sia consentita questa ideologia dove non vi sono più certezze neppure sulla reale natura dell’uomo”.

 

La decisione su richiesta di una famiglia atea: “Nostro figlio non può contare Tu scendi dalle stelle”
Questo orientamento sembra essere stato deciso dopo che, già da un paio d’anni, una famiglia italiana atea era tornata alla carica sostenendo la discriminazione che i propri figli avrebbero avuto da recite che avessero trattato temi strettamente religiosi. “La scuola è pubblica e laica. Chi vuole insegnamenti improntati a una maggiore confessionalità può rivolgersi a istituti clericali”. Questi hanno lamentato infatti che i loro figli hanno cantato “Tu scendi dalle stelle” in occasione di passate rappresentazioni natalizie.

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Non solo Natale, la nuova linea vale tutto l’anno

E questo ha dato il là a una diatriba che, incalzante, ha travolto l’istituto comprensivo Pirandello e ha portato i dirigenti a prendere una decisione di svolta. Così è stato stabilito di andare nella direzione di un maggiore rispetto del principio di laicità anche per quel che riguarda le rappresentazioni teatrali del periodo natalizio e di fine anno.

Dopotutto, le insegnanti di religione avrebbero comunque la discrezionalità di poter organizzare, con i ragazzi che si avvalgono dell’insegnamento, delle recite strettamente religiose. Ma, a sentire le maestre, così non è mai stato poiché queste hanno sempre voluto pianificare delle rappresentazioni concertate con tutte le insegnanti e in linea con una domanda scolastica che sta velocemente cambiando. “Recite che hanno sempre obiettivi formativi nel rispetto delle diversità”.
Infatti, nelle scuole pubbliche oggi c’è una multiculturalità più accentuata anche se, almeno per quello che riguarda la questione di via Campania, le polemiche non sono arrivate da stranieri con religioni diverse ma da famiglie italiane con indirizzo non credente.

Vittorio Moriconi

 

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