Aumenti A24, il Comune di Subiaco avvia ricorso al Tar

“Il Comune di Subiaco – è stato sostenuto nell’atto deliberativo – non ritiene accettabile la richiesta di ulteriori sacrifici, soprattutto ai pendolari, considerando gli aumenti da ultimo approvati parimenti iniqui e lesivi del principio di eguaglianza, nella sua espressione formale e sostanziale, sancito in favore di ‘tutti i cittadini’ dall’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana”.
Ancora più drastico il giudizio al riguardo quello espresso dal sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia: “Non è tollerabile – ha dichiarato – che un pendolare che da Subiaco e dalla Valle dell’Aniene raggiunge Roma per motivi di lavoro, ogni giorno debba versare quasi 9 euro di pedaggio per percorrere circa 50 chilometri tra andata e ritorno per cui ricorreremo ad ogni azione utile per fermare tale situazione”.

 

In Regione ok alla mozione per far revocare gli aumenti
Ad occuparsi dell’argomento era stato la settimana scorso anche il Consiglio Regionale del Lazio, approvando una risoluzione presentata dal Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia (FdI), con la quale è stato conferito mandato al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, affinché intervenga nei confronti del ministero del Trasporti “al fine di individuare misure atte a revocare i decreti attuativi dei rincari”.
Nel documento era stato rilevato che l’aumento danneggia migliaia di utenti, molti dei quali residenti nei comuni della Valle dell’Aniene, con gravi conseguenze anche per l’economia e il turismo del territorio, oltre ad occupare con il suo 3,45 per cento il non invidiabile secondo posto nella graduatoria dei rincari apportati nel 2016 alla rete autostradale italiana.

Fa. Lo.

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