Questo provvedimento colma un vuoto normativo e assicura una maggiore garanzia sullorigine e sulla provenienza dei prodotti, rivalutando laspetto etico dellagricoltura e creando un rapporto privilegiato, diretto e consapevole tra consumatore e produttore. La legge punta alla promozione e al sostegno della produzione locale, alla valorizzazione qualitativa, al consumo e alla commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari provenienti da filiera corta, assicurando ai consumatori la maggiore trasparenza possibile sui prezzi e unadeguata informazione sullorigine e la specificità di tali prodotti, nel rispetto dei più elevati parametri di sostenibilità ambientale, eticità, salubrità e legalità, escludendo in ogni caso i prodotti contenenti OGM dichiara Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del PD. Presto saranno definiti i criteri e le modalità della concessione di contributi previsti nella norma e tra le altre cose viene prevista anche la creazione di zone contigue definite distretti biologici a promozione dei quali sono stabiliti criteri preferenziali da utilizzarsi anche nei Programmi di Sviluppo Rurale. Infine saranno riservati spazi ai produttori di filiera corta allinterno dei mercati e saranno previsti nuovi sbocchi di mercato nellambito della ristorazione e delle mense pubbliche. Una legge di sistema per lagricoltura del Lazio con grande attenzione alla qualità per le piccole imprese e per i consumatori. Si è cominciato con il definire cosa si intende con filiera corta e quali caratteristiche devono avere i prodotti che ad essa si richiamano. Si tratta quindi di prodotti tradizionali, a stagionalità definita, provenienti da agricoltura sostenibile. Questa normativa allavanguardia dimostra come lattuale maggioranza regionale intende governare: non solo facendo buona amministrazione, ma anche regolando settori importanti della vita dei cittadini dichiara Riccardo Valentini, premio Nobel per lAmbiente e consigliere regionale del PD.
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