Fonte Nuova – Il sindaco si è dimesso per la terza volta, ecco il documento del Pd contro Cannella

A firmarlo, il segretario del circolo Pd di Fonte Nuova Francesco Mongiu e l’ex capogruppo Roberto Blasi. In mattinata dovrebebro arrivare anche le dimissioni di tutti i membri della giunta comunale.

“Il Sindaco e il gruppo consiliare, con il Partito Democratico tutto, visto il mutare delle condizioni politiche e l’impossibilità di continuare ad amministrare la città nel modo in cui si è promesso e secondo i principi del programma, hanno deciso di interrompere definitivamente l’esperienza alla guida della città – si legge nel comunicato – Non riteniamo di poter andare avanti in questo modo, con cannella
dinamiche esterne al gruppo volte solo al posizionamento e distanti dagli iniziali propositi che hanno animato la nostra campagna elettorale. È quindi con grande rammarico che, pur sottolineando il lavoro svolto, con risultati evidenti nella gestione dei rifiuti con raccolta differenziata e porta a porta, opere pubbliche e servizi, abbiamo deciso di interrompere definitivamente l’azione amministrativa, tornando a sottoporci al giudizio degli elettori, ma liberi da un quadro politico che avrebbe solo condizionato negativamente la vita di tutta la città. Ringraziamo chi da sempre ha voluto mettersi al servizio di questa comunità impegnandosi con grande senso di responsabilità, ma soprattutto ringraziamo la cittadinanza per la fiducia accordata e in virtù della quale riteniamo impossibile continuare con principi diversi da quelli che ci hanno sempre ispirato”. 

 

Come è successo per le volte precedenti da oggi, mercoledì 26 ottobre, scattano i fatidici 20 giorni entro Cannella potrà confermare o ritirare le dimissioni. Una mossa che anticipa quella dell’opposizione che aveva già presentato una mozione di sfiducia lunedì scorso. In questo caso i tempi sono più lunghi, ossia 30 giorni. Dunque l’ultima mossa del Pd sta a significare “la spina la stacchiamo noi e non l’opposizione”.

 

Fa. Or.

 

Il Congedo di Cannella

“Ho sempre avuto a cuore il bene di questa città. E con questo spirito ho cercato di fare del mio meglio, tenendo a mente le parole del nostro Premier Matteo Renzi. Per questo con un po’ rammarico per quanto si sarebbe potuto fare, e non si è fatto, ho rassegnato definitivamente le mie dimissioni nella giornata di oggi. Le vicende sono state lunghe e complicate. Devo partire dalle motivazioni che hanno portato, appena giovedì, al ritiro delle dimissioni dalla carica di Sindaco, che dal giorno seguente sarebbero state effettive. Fin dalle 17.00 di quel giorno si diceva che stavo rinunciando per questioni personali o per stanchezza. Nulla di vero. Ho accettato l’invito del Partito Democratico, ritirando le dimissioni e dicendomi pronto ad avere un confronto con il Pd di Fonte Nuova e provinciale, ovvero nella giusta sede perchè ognuno di noi si assumesse le proprie responsabilità politiche, senza che le mie dimissioni diventassero un pretesto dietro cui nascondere i veri problemi. Tale incontro si è tenuto lunedì, e lì è emerso che i primi problemi nascevano proprio dal PD, partito di cui faccio parte: più di un consigliere aveva espresso la volontà di concludere l’esperienza amministrativa, mentre altri, che fino a poche contestavano l’operato della stessa maggioranza di cui facevano parte, in quella sede sarebbero stati pronti ad andare avanti, dimostrando poca coerenza. Nonostante gli sforzi da me profusi ho dovuto constatare quindi l’assenza di una maggioranza consiliare coesa e responsabile, in grado di portare avanti gli obiettivi indicati nel mio programma politico-amministrativo. Lo stesso condiviso, premiato e approvato dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Di contro, vorrei porre l’accento sulla dedizione alla causa dimostrata dai componenti della giunta che, malgrado un equilibrio politico precario, attendendosi alle linee di mandato, hanno tagliato traguardi importanti. Ne riporto solo alcuni esempi per cui mi sento di ringraziare singolarmente: Davide Carrarini, per l’asfaltatura di via Nomentana, la messa in funzione del collettore fognario e la prossima realizzazione dei marciapiedi a Santa Lucia, Maria Fiorenza Virgallito, per l’apertura del primo asilo nido comunale; Maurizio Laurenzi, per le promesse rispettate per i Servizi Sociali; Federica Donati, per aver avviato la raccolta differenziata porta a porta; Marco Spagnuolo, che ha curato, nonostante le difficoltà, i rapporti tra i dipendenti comunali e la politica; Roberto Baccani, che ha risposto in termini di bilancio a tutte le richieste dei suoi colleghi assessori, malgrado le scarse risorse, consentendo di raggiungere i traguardi tagliati. Rita Salomone, rimasta con progetti in fase embrionale, impossibilitata nel farli partire probabilmente a causa del poco tempo. Tuttavia, il lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti, la disponibilità al confronto politico, non sono bastati per sanare degli equilibri già usurati, all’interno del Pd. Ne sono l’emblema le promesse fatte da qualche consigliere alle 17.00 di giovedì, smentite poi il lunedì successivo, che hanno solo confermato la disgregazione politica che aveva portato alle mie prime dimissioni. Spero che questa mia esperienza possa servire al Partito Democratico, nelle figure dei referenti provinciali e nazionali, per ragionare su come sia arrivato il momento di agire nell’ottica di coesione politica, presupposto necessario per il raggiungimento di traguardi importanti, sia locali che nazionali, premiando il merito di chi si adopera realmente per una causa comune, e non cercando i cattivi sempre al di fuori. Concludo ringraziando quanti, in questi anni, hanno lavorato al mio fianco, coloro che mi hanno supportato e si sono spesi al servizio e per il bene della collettività fontenovese. Auguro il meglio a questa città e a tutti i suoi cittadini, con la speranza e la fiducia che continuerò a riporre nella politica, nonostante non ne sia, e non ne sarò, più protagonista”.

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