Guidonia: costo della mensa tagliato del 17%, “pasto da casa” solo dal prossimo anno

A questo si aggiunge l’adeguamento delle modalità di pagamento con una rateizzazione di 9 mensilità a partire da ottobre, con calcolo del conguaglio nell’ultima rata. Chi sceglie la soluzione unica pagherà quindi 8 rate, restando sempre il conguaglio finale. Andiamo ai numeri. La fascia Isee più bassa, e cioè quella fino ai 5.000 euro di reddito, vedrà un risparmio annuo di 75,35 euro per i 5 rientri. Mentre lo scorso anno pagava 438,07 euro, nel prossimo la tariffa scenderà a 362,72, con una rata mensile pari a 40,30 euro. Il costo del singolo pasto scende quindi a 2,015 euro. 

L’altro punto caldo, oggetto del dibattito tra le famiglie, riguarda il tema del “pasto secco”, il cosiddetto pasto da casa. Possibilità, questa, che potrà vedere la luce solo a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Nonostante l’amministrazione abbia scelto di aprire a questa eventualità, seguendo le linee guida dettate dalla Asl, la sua realizzazione resta comunque subordinata al placet dei dirigenti scolastici. Una scelta, quella del pasto da casa, che dovrà essere fatta a inizio anno e che imporrà agli istituti una organizzazione dei locali. Stando alle direttive della Asl, infatti, gli alunni che opteranno per questa soluzione dovranno mangiare su tavoli separati da quelli riservati per la mensa. Stesso locale, ma zone differenti. Da sottolineare inoltre come, per “pasto secco”, si intende un panino o similari, e quindi non sarà possibile portare primi e secondi piatti. 


Resta comunque invariata la percentuale di contribuzione, da parte dell’amministrazione, del 20 % stabilita dalla gestione commissariale. 

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