VIDEO Tivoli – Armi, droga e mafia: con 39 arresti si sgretola la “Cosa nostra” tiburtina

E così, all’alba di oggi giovedì 8 marzo, 300 carabinieri del Comando Provinciale di Roma coaudiavati dal Nucleo Elicotteri Carabinieri, dalle unità cinofile e da militari dell’8 Reggimento “Lazio”, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica-.

2018-03-08-PHOTO-00000019 A Tivoli strade chiuse e transennate mentre l’elicottero sovrastava la città che hanno portato a 39 persone in manette, uomini e donne, tutte indagate a vario titolo per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi ed estorsioni, aggravati dal metodo mafioso. Al momento ci sono ancora 46 provvedimenti di perquisizione in corso.

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È stata un’operazione lunga e articolata che si è scontrata con un muro di omertà, hanno spiegato i militari, ma che ha comunque raggiunto l’obiettivo. 

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Tanto riserbo non era che la conseguenza del timore che l’organizzazione criminale suscitava sul territorio. Infatti, i balordi gestivano le piazze di spaccio di Tivoli e Guidonia con la violenza.

Le operazioni sono andate così: per prima cosa i carabinieri hanno sequestrato 1 kg di cocaina a due giovani pusher, intuendo che sopra di loro vi fosse un’organizzazione ben più grande.

I due erano infatti una piccola parte del nucleo che oggi è stato sgretolato e per di più i carabinieri hanno scoperto che alla dirigenza vi era una rete con legame famigliare.

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L’organizzazione deteneva le piazze dello spaccio delle due città con “la politica del terrore”: i carabinieri descrivono lunghi atti di aggressioni e minacce a pusher concorrenti o a clienti “in debito”. Si è anche arrivati a violenti pestaggi per ottenere il pagamento dei debiti di droga.

 AGGIORNAMENTO CON FACCE E NOMI DI CHI ERA A CAPO DELL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE–>  A QUESTO LINK

 

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