Un’attesa lunga in cerca di risposte che, quando sono arrivate, prima in un comunicato diffuso in rete (Ne abbiamo parlato qui) e poi ripetute dal sindaco in piazza qualche minuto dopo (Qui il video) non hanno calmato gli animi, anzi, hanno accelerato la manifestazione dell’esasperazione.
La paura “Domani noi non mangiamo!” e la rabbia diffusa con i vari “Buffone!” sono diventate protagoniste della piazza insieme alla protesta.
Al fianco degli operai i consiglieri di opposizione che alle 23:30 si sono seduti nell’aula consiliare informando che non sarebbero andati via finché non avrebbero ottenuto la convocazione di un consiglio straordinario e così è stato.
SINDACO SCORTATO – Come è finita? Poco dopo la mezzanotte e mezza Michel Barbet si è allontanato dal Comune scortato dalla polizia ed è stato accompagnato alla sua auto da un coro di “Buffone”, “Pagliaccio”.
LA CONVOCAZIONE DI CONSIGLIO – Dopo 48 ore di presidio e dopo la temporanea occupazione dell’aula consiliare è Emanuele Di Silvio, consigliere PD, a informare: “Siamo riusciti a ottenere la convocazione di un consiglio comunale straordinario – e ancora – Non può e non deve finire così, 2000 padri di famiglia non possono rimanere senza lavoro!”.
Tutti con il fiato sospeso fino alle 10:00 del mattino di giovedì 6 settembre quando si terrà il consiglio comunale straordinario.
AGGIORNAMENTO ORE 10:30 5 SETTEMBRE 2018 – Dalle ore 10:00 circa via il traffico lungo via Tiburtina risulta rallentato per via della presenza degli operai che hanno spostato la protesta dalla piazza del Comune in strada. Disagi nel traffico all’altezza di Villanova. Qui –> gli aggiornamenti in corso.