La violenza sulle donne non è in lockdown

Purtroppo, nonostante le continue campagne di sensibilizzazione e la presenza di centri contro gli abusi, i numeri inerenti la violenza sulle donne continuano ad essere davvero molto preoccupanti.

Purtroppo, nonostante le continue campagne di sensibilizzazione e la presenza di centri contro gli abusi, i numeri inerenti la violenza sulle donne continuano ad essere davvero molto preoccupanti. La realtà è che il triste fenomeno non accenna a diminuire, anzi è in aumento dato che una donna viene uccisa ogni tre giorni. Il dramma nel dramma è che sono i partner oppure gli ex a rendersi protagonisti delle violenze, poiché il novanta per cento delle brutalità giungono proprio da loro. E’ davvero allarmante il numero degli stupri 136 mila, mentre le tentate violenze sono 163 mila. Il lockdown, inoltre, ha aggravato la situazione provocando una mutazione negativa del fenomeno. Nei mesi di chiusura sono state 5031 le telefonate al numero antiviolenza (1522), ben il 73 per cento in più sullo stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono state 2013. Il 45 per cento ha dichiarato il timore di morire. L’ostacolo, in quel periodo, ancora più grande è stato il non potersi allontanare liberamente dal proprio domicilio e fuggire. Il problema per i centri antiviolenza durante il lockdown è stato quello di trovare delle strategie giuste affinché, nonostante le normative vigenti, alle donne venisse garantito l’aiuto necessario.

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