L’amore Zaniolo-Ghenea non è una storia di gossip

Le riflessioni di un nostro lettore sulla notizia "rosa" del momento

Caro direttore,

Lei sa che ogni tanto mi faccio vivo per scrivere qualche pensierino che si discosta dal giudizio corrente dei frequentatori della rete ed in particolare di Tiburno.TV.

Ho letto un paio di ore fa su Dagospia una notizia che mi ha riempito di buon umore. L’innamoramento di uno dei più talentosi calciatori italiani Niccolò Zaniolo, come Lei saprà calciatore della Roma, con una delle più belle donne del mondo: la romena Madalina Ghenea.

Ho letto che la trentatreenne attrice mamma di una bambina di tre anni ha fatto la modella e partecipato a importanti programmi della televisione italiana.

Ora io ho visto credo su Sky, il discreto film di Sorrentino Youth interpretato da due mostri sacri della cinematografia mondiale come Michael Caine e Harvey Keitel.

Si tratta di un film sulla vecchiaia di due intellettuali girato a Davos in uno dei migliori alberghi del mondo frequentati da una clientela ricca e snob, da almeno centocinquant’anni. Per farla breve mentre questo due uomini di successo ormai declinanti alla vita riflettono sul loro passato e sul poco tempo di vita rimastogli entra nuda nella piscina riscaldata dove si svolge il colloquio, una ragazza bellissima che loro guardano con simpatia e che riconoscono come Miss mondo. Nel film la Ghenea non sconvolge i due anziani che non la guardano con bramosia o cupidigia ma con malinconia, come di un frutto che non può più essere colto. Perlomeno questo è il sentimento che ho provato in quella scena e io super critico dovetti ammettere che l’attrice era davvero una bellezza da sogno ,più corretto sarebbe dire mitica. Ora e vengo al dunque: se una bellezza romena nata, se non ho sbagliato i miei calcoli quando in Romania c’era ancora il regime di Causescu ha potuto studiare in quel Paese e successivamente venire in Occidente e fatto la Sua splendida carriera c’è da rallegrarsi.

LEGGI ANCHE  MENTANA – Il cantautore Simone Minotti si racconta: una vita tra note e parole

Ma chi come Noi ha sempre deriso i miti americani e la cinematografia di quel Paese si imbatte in uno storia che ha dell’incredibile. E la straordinarietà non è l’amore, almeno fin quando durerà – un giorno, un anno, dieci anni, una intera vita – ma il fatto che queste due persone si siano potute incontrare in una festa, in discoteca, durante uno spot pubblicitario, ma molto probabilmente in Italia e si siano “riconosciute”.

Questo miracolo sembra contraddire il vostro ciglioso pessimismo sulle sorti della democrazia. Fino a quando si realizzano queste storie, non tanto diversa da quella di Romina e Albano, di cinquant’anni fa, i mezzi di comunicazioni di massa potranno raccontarle e la plastica dimostrazione che la libertà di muoversi liberamente in qualunque Paese del mondo è garantita e l’incontro tra la figlia di Tirone Power e un “terroncello” pugliese è stata possibile, così come fra l’attrice con tutta probabilità figlia di un membro della nomenclatura comunista, e un giovane figlio di una famiglia dai valori conformisti di massa si è realizzato. Insomma per dirla in sintesi: il mito e la democrazia possono essere non sempre antitetici. Può essere una lezione per i “maitre a penser” di Tiburno e per tutti i lettori che fingono di credere che questa sia una storia di gossip.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.