Gli studenti tornano a scuola

La sensazione diffusa è che la scuola è stata “utilizzata” come probabile luogo di contagio, per nascondere il vero problema del Paese: il trasporto pubblico

Gli studenti italiani, di ogni ordine e grado, sono tornati a scuola indipendentemente dal colore della propria zona. Gli alunni possono tornare a frequentare in presenza, pur rispettando una capienza ridotta al 50% alternandosi in classe. Finalmente, si è chiuso il cerchio attorno la scuola che è stata oggetto per tutti questi mesi di una serie infinita di polemiche. A subire le negatività della prolungata chiusura sono stati principalmente gli studenti. “Alcuni sono calati dell’ottanta per cento” oppure “Ho corretto dei compiti faticando a dare la sufficienza”, hanno riferito alcuni docenti. La mancanza della scuola si è fatta sentire e non poteva essere diversamente. La sensazione diffusa è che la scuola è stata “utilizzata” come probabile luogo di contagio per nascondere il vero problema del Paese: il trasporto pubblico. Il “piano Colao” non è mai partito, il potenziamento dei mezzi pubblici si è trasformato in un sogno e le parole della classe politica hanno inutilmente accompagnato tutti questi mesi la “questione scuola”. Troppo facile “chiudere” i ragazzi in casa danneggiando il loro percorso di crescita. Troppo facile addossare tutte le colpe alla scuola, dimenticando inspiegabilmente il suo ruolo imprescindibile.

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