Covid-19, si studiano gli anticorpi monoclonali

Protocollo d'intesa con l'ateneo romano di Tor Vergata

Lo studio

 L’equipe del professor Novelli, studia da mesi gli anticorpi monoclonali, prodotti biologici in grado di impedire al virus di entrare nelle cellule ospiti e di impedirne la replicazione.

Secondo le ultime ricerche, i farmaci di questo tipo, se somministrati all’insorgere dei primi sintomi dell’infezione sono in grado di guarire le persone che hanno contratto il virus, evitando complicazioni e ricovero. Il ricorso ai farmaci a base di anticorpi monoclonali è stato già autorizzato negli Stati Uniti, è attualmente all’esame dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) e nei giorni scorsi, sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità, il Ministero della Salute ne ha autorizzato la distribuzione temporanea anche in Italia.

La Regione Lazio ha scelto di puntare sulla nuova tecnica messa a punto a Tor Vergata, che utilizza anticorpi sintetici, potenzialmente in grado di adattarsi alle mutazioni del virus; già nell’ottobre scorso è stato firmato un protocollo di intesa Regione- Università di Tor Vergata per sostenere con 2 milioni di euro “la ricerca e la sperimentazione per la messa a punto di un farmaco in grado di curare i malati di Covid-19 nel più breve tempo possibile”. Una scelta che si è affiancata a quella di contribuire alla ricerca sul vaccino, stanziando 5 milioni di euro nel quadro di un altro Protocollo d’intesa, di cui la Regione Lazio si è fatta promotrice, sottoscritto fra Regione Lazio, Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), Ministero della Salute, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e l’IRCSS “Inmi Lazzaro Spallanzani”.

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.