La vendetta di Casalino contro i bulli tedeschi

Il portavoce dell’ex premier, ha trascorso parte della sua vita in Germania dove lo picchiavano e chiamavano “Casalino formaggino” o “mangia-spaghetti”

E’ stato l’uomo simbolo del governo guidato da Giuseppe Conte, Rocco Casalino dalla casa del Grande Fratello (noto reality show prodotto dalla Endemol nel 2000) è arrivato nelle stanze all’interno delle quali si decidono le sorti del Paese. Prima di questo incredibile salto, Casalino ha trascorso parte della sua vita in Germania a Rankenthal dove da ragazzo lo picchiavano, lo insultavano e lo chiamavano “Casalino formaggino” o “mangia-spaghetti”. Nessuno poteva mai immaginare che molti anni dopo il ragazzo costretto a subire ripetuti atti di bullismo avrebbe condiviso la tavola con Angela Merkel, attuale cancelliere. Casalino, ha affermato di sognare di andare in una tv tedesca per essere visto da quei tedeschi che l’hanno bullizzato. Il portavoce di Giuseppe Conte, oltre ad aver scritto un libro “Il portavoce” ha raccontato il suo drammatico passato: il padre violento, alcolizzato, le notti trascorse a dormire con la sorella nella vasca da bagno, perché quella era l’unica stanza che si poteva chiudere a chiave per difendersi dal genitore.  Nell’autobiografia ci sono anche gli anni dello studio, la laurea in Ingegneria, la fatica a trovare una strada e soprattutto un lavoro. Poi, arriva la prima edizione del Grande Fratello con sedici milioni di spettatori e Rocco Casalino, finalista del reality show, diventa un volto noto per tutti gli italiani.

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