TIVOLI – L’ex saluta il nuovo amico, lui lo pugnala per gelosia

La Polizia arresta un 20enne romeno già noto per un caso di bullismo nel 2020 ai danni di un minorenne: uno dei fendenti ha sfiorato il polmone della vittima. Il giovane è ai domiciliare per tentato omicidio

Quando ha visto l’ex salutare e abbracciare affettuosamente il nuovo amico ha perso letteralmente la testa. Prima ha colpito il rivale con un pugno al volto, poi con una raffica di pugnalate. Per questo sabato 27 marzo gli agenti del commissariato di Tivoli hanno arrestato per tentato omicidio e porto abusivo di armi L. E., un ragazzo di 20 anni originario della Romania e residente a Tivoli.

Il giovane è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Chiara Miraglia che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Gabriele Iuzzolino. Il magistrato ha coordinato le indagini condotte dagli agenti diretti da Paola Di Corpo e avviate nella serata del 25 febbraio scorso quando alla Centrale operativa era arrivata la segnalazione di una violenta aggressione nei pressi del supermercato “Pam” di Villa Adriana. Stando al racconto dei testimoni, un ragazzo appena fuggito aveva aggredito un coetaneo di origine moldava trasportato all’ospedale con varie ferite da arma da taglio, una delle quali sul dorso sinistro a pochi centimetri dal cavo ascellare, vicino al polmone.

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Gli investigatori hanno ricostruito nel dettaglio la vicenda e hanno accertato che L. E. si sarebbe ingelosito nel vedere una coetanea con la quale era stato fidanzato per poco tempo mentre salutava un ventenne di Villa Adriana. Così L. E. prima lo ha aggredito a pugni e poi col coltello a serramanico sferrando fendenti al viso e al torace, molti dei quali la vittima è riuscito a schivare prima di essere colpito vicino al polmone e stramazzare a terra in una pozza di sangue.

Nella stessa serata del 25 febbraio i poliziotti della Squadra Anticrimine del Commissariato hanno individuato l’aggressore, lo hanno raggiunto a casa e il ragazzo ha confessato l’accoltellamento, collaborando per far ritrovare e sequestrare il pugnale abbandonato durante la fuga all’interno di un parco industriale.

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