Generazione speciale
La lettura de Il Foglio di questa mattina è illuminante già dal titolo: “Caro Draghi, occhio ai Boh Vax”.
Naturalmente si parla del cortocircuito sul caso AstraZeneca, seconda dose sì, seconda dose no, eccetera eccetera.
A rischio, secondo il quotidiano, non sarebbe in realtà il futuro della campagna vaccinale, quanto piuttosto il rapporto delle istituzioni con “una generazione speciale” (quella dei trentenni, quarantenni e cinquantenni) destinata ad essere trasformata in Boh Vax.
Gente che in questi mesi, prosegue il giornale, ha accettato di proteggere i più fragili e che ha anche tentato di convincere gli anziani, genitori, nonni e zii, a fidarsi della scienza e “a non ascoltare le notizie apocalittiche e a correre a farsi vaccinare alla prima occasione utile”.
Una generazione che non ha mai avuto dubbi sebbene sia stata trattata alla stessa stregua di una classe di untori. “Una generazione, conclude Il Foglio, che oggi alle autorità sanitarie non chiede dunque semplicemente chiarezza ma chiede di basare le proprie scelte un po’ meno sull’emotività e sulle pressioni dell’opinione pubblica e un po’ più sui dati scientifici e sulle evidenze statistiche”.
Come non essere d’accordo?