Turismo: gli albergatori romani puntano sul green pass

La mancanza di stranieri penalizza anche il consumo di gelato

Dormire a prezzi stracciati

A Roma un albergo su due ha riaperto i battenti il che significa, numeri alla mano, circa 600 strutture su 1.200 attività ricettive.

Si lavora a ritmi ridotti e negli hotel della capitale solamente poco più di tre stanze su dieci sono occupate e a prezzi scontati anche del 50%. Luglio e agosto non sono certo i mesi di punta per gli albergatori romani che invece aspettano la stagione autunnale ma, soprattutto, il green pass ed il ritorno del turismo organizzato e intercontinentale.

Dopo un anno e mezzo di lockdown a far paura ci si è messo anche lo stop al blocco dei licenziamenti previsto per la fine del mese e che darebbe un’ulteriore mazzata al turismo, settore tra i più colpiti dal Covid.

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L’assenza di ospiti stranieri nella capitale, accompagnata da una ridotta mobilità dei romani (tra smart work e lockdown) ha inciso anche sul consumo di gelato. È aumentato del 22% nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2020 ma, secondo quanto riportato dalla Confesercenti, le stime sono assai lontane dalla quantità di prodotto venduta nel 2019.

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