02/07/2021: il giorno di Italia – Belgio 

Le formazioni di Italia – Belgio dovrebbero essere quelle viste, rispettivamente, contro Austria e Portogallo

Poche cose uniscono l’Italia interamente, da Nord a Sud, come la Nazionale Italiana di calcio. Sembra una frase fatta, ma alla fine, a pensarci non si discosta neanche troppo dalla realtà: il sentimento nazionale e patriottico degli italiani è molto spesso minato da questioni politiche, sociali, economiche… che spaccano il paese in tante piccole mini-realtà territoriali che sembrano quasi paesi differenti.

Eppure, nei momenti più difficili il tricolore riaffiora e ci dà forza tutti insieme: lo abbiamo visto durante la pandemia, quando i canti dal balcone e le manifestazioni spontanee di fratellanza e solidarietà riuscivano ad alleviare le nostre giornate.

Aldilà di questi ultimi, tragici, anni però, una delle poche cause a farci sentire davvero Italia è proprio lo sport: una cosa per molti secondaria e non di grande importanza ma che riesce a mettere d’accordo tutti (o quasi).

Lo sport infatti, in particolare il calcio in Italia, è stato lo specchio della nostra storia, dai momenti più bui a quelli di maggior splendore: per fare una rapida carrellata di ciò basti pensare al saluto romano che precedeva ogni incontro dell’Italia, in rigorosa divisa nera, nei mondiali del ‘34 e del ‘38, testimonianza del ventennio più buio e cruento della nostra storia; fino a fare il grande salto in Spagna nel Mundial dell’82, quando il presidente Pertini dopo il terzo gol degli Azzurri in finale contro la Germania Ovest si alzò in piedi, come il primo degli ultrà, al grido “Non ci prendono più!”, per non parlare poi della famosissima partita a scopone sull’aereo del ritorno con la Coppa del Mondo a fare da centrotavola.

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Immagini di un’Italia spensierata, come quella degli anni ‘80: un’epoca che non tornerà e che molti nostalgici rimpiangono.

Per avere altre immagini felici dell’ultimo secolo, basti pensare alla corsa di Fabio Grosso contro la Germania nella semifinale dei mondiali vinta proprio contro i tedeschi.

Questa sera, all’Allianz Arena di Monaco, la nostra nazionale proverà a scrivere un’altra pagina di storia: magari questo europeo potrà essere ricordato come quello della “ripartenza”, dopo la pandemia.

Passiamo al campo: le formazioni di Italia – Belgio dovrebbero essere quelle viste, rispettivamente, contro Austria e Portogallo, salvo un paio di cambi per parte.

Tra le fila degli Azzurri, dovrebbe tornare titolare Giorgio Chiellini, assente dalla seconda gara del girone contro la Svizzera, il cui compito principale sarà quello di limitare lo strapotere fisico di Lukaku. Occhio anche al ballottaggio tra Berardi e Chiesa: il capitano del Sassuolo è risultato particolarmente fuori dal gioco nell’ultima uscita, mentre l’esterno juventino è stato decisivo con il suo ingresso in campo, tanto da siglare il primo dei due gol contro l’Austria. Il CT Mancini potrebbe anche decidere di schierare il figlio d’arte dal primo minuto. A centrocampo l’unico dubbio rimane quello della presenza di Locatelli, che deve trovare spazio tra Verratti, Jorginho e Barella: difficile che Mancini rinunci ad uno dei tre, nonostante la prestazione tutt’altro che brillante contro l’Austria.

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Tra le fila dei nostri avversari, tiene banco la questione infortuni di De Bruyne ed Eden Hazard, entrambi usciti per infortunio durante il match contro il Portogallo. I “Diavoli Rossi” rischiano dunque di dover far a meno di due dei giocatori, soprattutto dopo la conferenza del CT Martinez che si è detto “molto pessimista” riguardo la presenza dei due giocatori. Le ultime informazioni riportano però un recupero di De Bruyne che dovrebbe stringere i denti e partire all’inizio, mentre sembra improbabile la presenza di Eden Hazard. Occhio però al fratello Thorgen, autore della rete (bellissima, tra l’altro) decisiva nell’ottavo di finale contro i lusitani.

Per il resto, l’Italia sa di affrontare un avversario molto quotato, soprattutto dopo l’uscita clamorosa di Francia e Germania, attualmente primo al mondo secondo il Ranking Uefa: il potenziale offensivo dei “Diavoli Rossi” deve preoccupare ma non far paura, discorso invece per la fase difensiva dove Vertonghen, Alderweireld e Vermaelen non garantiscono tantissima sicurezza.

L’arma degli azzurri potrebbe essere anche quella degli ingressi a gara in corso: giocatori come Chiesa, Pessina e Belotti potrebbero svoltare un match che rischia di scivolare via sul filo dell’equilibrio.

Chi vince oggi affronterà in semifinale la vincente di Spagna – Svizzera, incontro che precede quello sopracitato con fischio d’inizio alle ore 18. Alle 21, invece, l’appuntamento lo conosciamo bene tutti…

Luca Pellegrini

 

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