Storia della Sagra del Pizzutello

Dal 1933 a oggi l'uva di Roma è il Pizzutello

Molti fanno risalire la Sagra del Pizzutello alla visita di Papa Gregorio XVI alle grandi opere di sistemazione e utilizzazione dell’Aniene, avvenuta nel 1845, quando gli agricoltori tiburtini eressero, in nome del Papa, sul Ponte Gregoriano, un grande arco trionfale interamente rivestito di Pizzutello e di Pergolese.

La storia ci dice che dobbiamo prendere in considerazione il 1930, anno in cui fu istituita,  per diretto volere del Capo del Governo, la prima Festa nazionale dell’Uva  a piazza di Siena a Roma.

L’anno successivo, il 27 settembre 1931, su invito sempre del Capo del Governo, il Comitato della città tiburtina presieduto dal Podestà, il Conte Guido Brigante Colonna, organizza la prima mostra di uva da tavola nel porticato di Villa d’Este.

 

Nel 1932 la città di Tivoli si aggiudica il secondo premio della manifestazione romana di piazza di Siena, con il carro la “vendemmiatrice”.

Finalmente nel 1933 venne istituita ufficialmente la prima vera Sagra del Pizzuttello, con sfilate di carri allegorici e offerta gratuita del Pizzutello.

Il carro allegorico più rappresentativo veniva mandato ogni anno alla Festa nazionale del Vino di piazza di Siena.

Dopo l’interruzione dovuta alla guerra, il 25 settembre del 1955 torna  a rivivere la Sagra del Pizzutello, che prosegue senza interruzioni fino ai nostri giorni.

Quest’anno l’11 e il 12 settembre  in piazza Plebiscito a Tivoli sarà l’edizione n.73.

(Se.Sp.)

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