GUIDONIA – Mense scolastiche, cibo sempre scadente: via alla petizione

Le mamme di Colle Fiorito iniziano una raccolta firme per chiedere la rescissione del contratto con la ditta appatatrice: a luglio i vertici arrestati per frode alle pubbliche forniture alle mense scolastiche di Udine e altri sei comuni friulani.

I genitori dei bambini della scuola “Giuliano Montelucci” di Collefiorito iniziano una raccolta firme per chiedere la rescissione del contratto con la ditta “E.P. S.p.a.” riguardo la scarsa qualità dei cibi proposti e la poca varietà nella dieta per i bambini in tutte le scuole di Guidonia.
La ditta napoletana era già finita sulle pagine del Tiburno quando il 23 aprile Flora Fusciello, rappresentante d’istituto della scuola “Giuliano Montelucci” di Collefiorito e già candidata alla lista civica “Noi per Guidonia” nel 2017, aveva espresso le sue perplessità riguardo la qualità del cibo e la scarsa diversità del menù fornito ai bambini.
“Sono stata invitata, dopo aver richiesto aiuto a Matteo Castorino e ad altri consiglieri comunali, alla commissione dello scorso 13 aprile – spiega la rappresentante – dove si è discusso delle lamentele portate avanti dai genitori di tutte le scuole di Guidonia, non solo della Montelucci, incentrate principalmente sulla modestia delle porzioni destinate agli alunni, sulla discutibile varietà di alcuni menù giornalieri e sulla qualità di diverse pietanze.
Da quel momento le cose sono cambiate per circa una decina di giorni, per poi tornare all’amara normalità a cui eravamo ormai abituati.”
Ma i genitori di Guidonia non sono stati i soli a lamentare la scarsa efficienza e pulizia della ditta napoletana, infatti nel luglio di quest’anno i vertici della “E.P. S.p.a.” sono finiti ai domiciliari per frode in pubbliche forniture per le mense scolastiche di Udine e di altri sei comuni friulani.
“Gli eventi si sono protratti fino alla fine dell’anno scolastico – continua la mamma – con la speranza che il comune nell’estate risolvesse la questione, visto anche gli avvenimenti accaduti nel friulano da parte della stessa ditta appaltatrice di Guidoniai, per cui ci aspettavamo un cambio netto nella gestione delle mense eppure dal 27 settembre, giorno in cui è partito il servizio mensa le cose sono rimaste le stesse.”
Un servizio, quello della mensa scolastica, che i genitori pagano in base agli indicatori ISEE e per il quale il comune della città dell’aria ha appaltato alla ditta napoletana per 12 milioni di euro, la quale ha vinto la gara offrendo al prezzo di 4,42 euro (oltre iva) il costo del singolo pasto a fronte dei 4,87 euro (oltre iva) a pasto stabiliti come base d’asta.
“Mi sto già muovendo per raccogliere le firme di tutti i genitori esausti di questa situazione
– continua la Fusciello – visto che paghiamo profumatamente i servizi mensa offerti ai nostri bambini, e di conseguenza ci aspetteremo una dieta bilanciata con prodotti di qualità, non prodotti di terza scelta e possibili rischi di contaminazione.” (Em.Lan)

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