Nasce a Castel Madama il bosco del mirto

Saranno messe a dimora di mille piante di specie autoctone

Il mirto dal frutto nero, il leccio dalla folta chioma, la roverella con le sue gemme grigie e la sempreverde fillirea: nasce a Castel Madama il “Bosco del mirto”, con la messa a dimora di mille piante di specie autoctone. L’Università Agraria, i carabinieri per la Biodiversità, l’Istituto comprensivo e il Comune di Castel Madama partecipano al progetto nazionale del Ministero della Transizione Ecologica “Un albero per il futuro “, dando vita al bosco diffuso più grande d’Italia in località Colle Cario, all’interno del territorio curato dell’Università Agraria.
Un progetto triennale che vedrà gli studenti della scuola primaria e secondaria di Castel Madama impegnati il 14, il 15 e il 16 dicembre, dalle ore 10 alle ore 16, con l’aiuto dei carabinieri per la Biodiversità, a ricostruire il bosco piantando alberi e salvaguardando tutte le piante attualmente già presenti sulle terre civiche in un’area verde di più di 18mila metri quadrati.
L’obiettivo del progetto è quello di far conoscere le caratteristiche del territorio, insegnare ai più piccoli il valore del rispetto dell’ambiente e prendere consapevolezza del ruolo che ognuno di noi ha per la salvaguardia della natura.
“C’è una sfida globale in atto – si legge in una nota diffusa dall’Università Agraria – una rivoluzione verde che coinvolge tutti i cittadini, albero dopo albero riusciremo a migliorare la qualità dell’ambiente, a contrastare l’inquinamento, i cambiamenti climatici e migliorare la nostra qualità della vita”.
Il 10 dicembre alle ore 17.30, nella sala Baronale del Castello Orsini di Castel Madama, il vicepresidente dell’Università Agraria Sara Chicca, l’assessore all’ambiente Angelo Moreschini, il dirigente scolastico Mariaroberta Gregorini e il vice comandante del reparto dei carabinieri per la Biodiversità di Castel di Sangro il tenente colonnello Bruno Petriccione presenteranno il progetto. Non solo gli studenti delle scuole saranno coinvolti. Tutti i cittadini, infatti, potranno dare il loro contributo e successivamente saranno organizzate delle giornate in cui ogni persona, famiglia o associazione potrà piantare il proprio albero.

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